I dati di prechiusura 2005 del consolidato del gruppo Ligabue prevedono un fatturato di 145 milioni di euro (erano 161 nel 2004, la riduzione - ha sottolineato la società italiana - è dovuta all'uscita dell'azienda dal settore aereo a Milano Malpensa), una posizione finanziaria netta pari a 10 milioni di euro, e un EBT pari a 3,8 milioni di euro (-1,2 milioni di euro nel 2004).
«Il settore della provveditoria marittima, attività originaria della Ligabue - ha spiegato il gruppo - da qualche anno sta vivendo un periodo di crescita continua, dovuta anche alla diversificazione delle forniture alle basi militari estere, soprattutto nelle zone remote». Invece «il settore crocieristico sta vivendo un momento di stasi, legato alle vicende economiche del nostro mercato di riferimento». Inoltre «il comparto aeroportuale è stato oggetto di una completa ristrutturazione, che ha visto la dismissione delle attività di catering all'aeroporto di Malpensa ad un gruppo internazionale e un conseguente riposizionamento dell'azienda che prevede una maggior presenza delle attività di retail, di banqueting e di business discontinuo (fiere e mostre di carattere soprattutto locale) e di ristorazione sociale (case di cura). Nel settore del Remote Sites & Cargo (relativo a campi di lavoro, navi da carico e alla gestione di attività alberghiere e di ristorazione nelle zone remote), Off Shore (gestione delle attività alberghiere e ristorazione sulle piattaforme petrolifere), e Remote Sites Special (gestione e sviluppo nei paesi del Nord Africa, soprattutto Algeria con la controllata Avicat.) i risultati ottenuti - ha precisato il gruppo - sono molto soddisfacenti».
Per il 2006 Ligabue prevede un aumento del fatturato pari al 7%, con un EBT sostanzialmente in linea con l'anno precedente a causa della tensione sul fronte prezzi e della maggior competizione internazionale.