L'associazione dell'autotrasporto Cna Fita ha presentato oggi a Roma il progetto "Ruote sul mare", che ha l'obiettivo di favorire un più rapido sviluppo delle autostrade del mare quale alternativa valida al trasporto tutto strada e quale strumento efficace per combattere il congestionamento del sistema autostradale.
Alla base del progetto - ha spiegato Cna Fita - si colloca una forte identificazione della categoria che si candida a promuovere la modalità di trasporto misto gomma-nave, costruendo nuovi rapporti con gli armatori e generando nuove opportunità soprattutto per le piccole e medie aziende di autotrasporto. Il progetto, che sarà sottoposto alle principali controparti armatoriali - ha spiegato l'associazione - .
«Per la prima volta - ha detto il responsabile nazionale di Cna Fita, Maurizio Longo - l'autotrasporto avoca a sé un ruolo di soggetto attivo nel lancio delle autostrade del mare, candidandosi a sostenere concretamente le iniziative degli armatori che in questi anni hanno coraggiosamente investito nella realizzazione di una rete di collegamenti italiani e mediterranei».
«Siamo come armatori - ha rilevato il presidente di Confitarma, Nicola Coccia - i diretti interessati a progetti che vadano a facilitare, così come indicato da più parti, a partire dalle istituzioni comunitarie, l'utilizzo delle modalità marine. Oggi l'ulteriore espansione dei servizi di linea rende disponibili oltre 200 viaggi andata/ritorno settimanali, con una offerta pari a circa 25 milioni di metri lineari di capacità. Tra il 1999 ed il 2005 l'offerta di stiva delle autostrade del mare per la Sicilia è aumentata del 113%, quella per la Sardegna del 125%, quella dei servizi mediterranei del 350%; l'attività di investimento in nuove navi finalizzate ai servizi di autostrade del mare è stata sino ad oggi ingente, stimabile pari ad oltre due miliardi di euro. Il servizio marittimo è attualmente in sovrapproduzione rispetto alla propria domanda. Nei collegamenti la Sicilia in cinque anni l'offerta di stiva è passata da 117.000 metri lineari a 252.000 per settimana».
Coccia ha confermato la validità della strada intrapresa da Cna Fita. «Attraverso le opportune metodologie - ha sottolineato il presidente della confederazione armatoriale italiana - finalmente si favorisce l'aggregazione attraverso consorzi o gruppi di acquisto di un numero notevole di piccole imprese. La dimensione aziendale è un problema che tutta la nostra economia ha in tutti i vari comparti. Nel settore dell'autotrasporto la frammentazione delle imprese è notevolissima e penalizza la competitività delle autostrade del mare, le forme di trasporto più mature (il non accompagnato) in grado di abbattere ulteriormente i costi del trasporto. O si facilita l'aggregazione oppure sarà per tutti molto difficile rimanere in un mercato sempre più globalizzato».
«L'Ecobonus - ha osservato ancora Coccia - sicuramente può essere un incentivo all'utilizzo della modalità marittima e quindi alla sua affermazione di modalità alternativa alla strada, ma da solo non è sufficiente. Occorre disegnare un modello di sviluppo insieme a tutti gli operatori coinvolti, tutti co-protagonisti nel portare avanti progetti comuni per il bene di tutto il Sistema Paese».
L'associazione dell'autotrasporto ha reso noto che il segretario generale della Presidenza della Repubblica, Gaetano Gifuni, ha scritto una lettera al presidente di Cna Fita, Franco Coppelli, in cui comunica che «il presidente Ciampi, da sempre fautore di un maggiore utilizzo della autostrade del mare, esprime il suo apprezzamento per il progetto che potrà contribuire concretamente al decongestionamento del trasporto su ruota e favorire un sistema di mobilità più equilibrato e rispettoso dell'ambiente".