«Sensibilizzare tutti gli operatori dello shipping sugli impegni relativi all'inquinamento da idrocarburi, creare una normativa unica, valida per tutti, e incentivare il naviglio di qualità». È l'auspicio manifestato da Mariella Bottiglieri, amministratore delegato della Giuseppe Bottiglieri di Navigazione Spa e consigliere nazionale di Wista Italia, nel corso della tavola rotonda "Oil Pollution Liability: il Trasporto Responsabile" svoltasi ieri a Genova.
«Il 2006 - ha ricordato Mariella Bottiglieri - è stato decisivo per gli accordi internazionali in materia ambientale: a partire da quest'anno, infatti, Topia e Stopia, nelle versioni Revised 2006, stabiliscono nuovi massimali di compensazione in funzione del
dwt». «Come armatore di navi cisterne - ha aggiunto - la revisione degli accordi è un tema che ha attirato moltissimo la mia attenzione. Devo, però, confessarvi che, nelle questioni legate all'ambiente e alla sua tutela, auspico un maggiore coinvolgimento di altre nazioni e una più forte sensibilizzazione degli operatori. Mi spiego meglio: l'Italia ha la flotta più giovane d'Europa, tutte navi cisterne a doppio scafo, IMO II e IMO III,
fully approved, perfette per andare a scaricare in porti di nazioni che hanno ratificato tali accordi internazionali. Ma cosa accade quando per un carico che va dal Mar Nero all'Africa occidentale viene noleggiata una nave vecchia, poco costosa, certamente meno cara di una moderna unità navale italiana? E se quella nave causasse uno sversamento in mare, magari davanti alle coste siciliane? Chi dovremmo incolpare? Finché non ci sarà una normativa unica, valida per tutti, ci saranno sempre noleggiatori che per determinate tratte preferiranno fissare petroliere più economiche».
«Il settore petrolifero - ha rilevato Franco Del Manso dell'Unione Petrolifera Italiana - ha accolto con piacere la decisione adottata nell'Assemblea del Fondo Iopc di applicare gli accordi volontari Topia e Stopia. Tali accordi, sviluppati in alternativa alla revisione delle Convenzioni Internazionali del 1992, produrranno effetti analoghi a quelli della revisione delle Convenzioni sul riequilibrio dei contributi finanziari al Fondo Iopc tra l'industria petrolifera e quella armatoriale. L'attuazione degli accordi Topia e Stopia non potrà che avere un effetto positivo sulla sicurezza e sulla prevenzione dell'inquinamento marino».