Oggi nel porto di Ravenna è stata . . «I lavori - ha spiegato l'Autorità Portuale - hanno consentito di aumentare il raggio di curvatura del canale, migliorando la sicurezza della navigazione e rendendo possibile l'accesso a navi di maggiori dimensioni».
Il progetto ha previsto l'arretramento della linea di sponda di circa 40 metri mediante l'esecuzione di una nuova banchina lunga 1.450 metri circa ai fini dell'allargamento del canale navigabile e del dragaggio dei fondali per portarli alla quota di -10.50 metri. Nell'area retrostante la nuova banchina è stata realizzata la nuova viabilità urbana, dotata di sottoservizi ed impianto di illuminazione, che si integra nel tessuto urbano grazie ad una passeggiata pedonale e ciclabile. «Quest'opera portuale - ha precisato la port authority - costituisce così anche un percorso che crea un collegamento tra l'abitato di Marina di Ravenna e gli edifici storici denominati "Fabbrica Vecchia" e "Marchesato", i più antichi insediamenti marinari dell'attuale moderno porto di Ravenna, e restituisce al centro abitato il rapporto diretto con l'acqua».
Complessivamente l'opera, realizzata dall' A.T.I. SAC Spa - Piacentini Costruzioni Spa, è costata 21 milioni di euro ed è stata realizzata interamente con finanziamenti statali.
«L'opera - ha sottolineato l'Autorità Portuale - è stata intitolata alla memoria di Filippo "Franco" Bongiovanni, primo Capo Pilota del Corpo di Ravenna, che tanto ha fatto per lo sviluppo del nostro porto, animato dalla convinzione che potesse diventare uno dei maggiori porti italiani e che con grande professionalità e competenza seppe trovare il modo di superare i limiti che la curva poneva alla navigabilità del canale».
L'Autorità Portuale ha infine rimarcato il proprio impegno per il potenziamento del porto e il miglioramento del suo rapporto con la città, impegno che - ha rilevato - si scontra con «i pesanti vincoli posti dalla legge finanziaria destinati, se non rimossi, a pregiudicare il futuro del porto di Ravenna, il suo sviluppo infrastrutturale ed il suo conseguente livello di competitività».