. Lo ha detto venerdì scorso Alessandro Cosimi, sindaco di Livorno e coordinatore nazionale Anci Porti, commentando lo stop del ministro delle Infrastrutture, Antonio Di Pietro, alla nomina di Roberto Piccini.
«La nuova geografia delle competenze ministeriali - ha spiegato Cosimi - non può costituire alibi per la non conclusione degli iter di nomina, alcuni dei quali ormai in fase avanzata, secondo quanto previsto dalla normativa vigente. Agli inizi di ottobre convocherò pertanto una riunione di tutti i sindaci delle città sedi di autorità portuale, per assumere un posizione ufficiale dell'Anci da presentare al governo al quale sarà formalmente richiesto un incontro».
«Nello specifico del caso di Livorno, come sindaco della città - ha aggiunto Cosimi - mi sento di dover esprimere forte preoccupazione per lo stop impresso dal ministro Di Pietro. La designazione di Roberto Piccini a presidente dell'Autorità Portuale di Livorno è frutto di una chiara concertazione tra governo, Regione ed enti locali. Non sussistono a mio avviso elementi che giustifichino ulteriori ritardi. Tre anni di commissariamento hanno già rappresentato per questo territorio una paralisi ormai non più sostenibile. Anche la missione che proprio oggi mi vede partire per la Cina insieme al presidente della Regione Toscana, rappresenta nelle nostre aspettative un'occasione preziosa per il rilancio del porto di Livorno, un rilancio che certo non può prescindere da una guida nella pienezza delle sue funzioni». «Sono quindi fiducioso - ha concluso il sindaco di Livorno - in un rapido superamento di questo impasse, rispetto al quale il territorio anche politicamente manifesta con forza le sue aspettative».