Oggi la UIR (Unione Interporti Riuniti), riunitasi in assemblea a Cerignola (Bari) sotto la guida del presidente Rodolfo De Dominicis, ha lanciato un messaggio alle istituzioni nazionali e regionali: «il sistema dei trasporti italiani - ha sottolineato l'organizzazione - è al collasso, è necessario far compiere all'offerta dei servizi logistici un rilevante salto di qualità».
«Per questo motivo - ha osservato l'UIR - tutta la rete degli Interporti italiani può diventare un unico soggetto pubblico in grado di affrontare i grandi nodi critici dell'Italia dei trasporti, con un'azione di forte rilancio dello SNI (Sistema Nazionale Interporti), attraverso un finanziamento pari a 258 milioni di euro; una richiesta finalizzata a creare o migliorare i collegamenti porti/interporti, ad eliminare attraverso interventi diretti e gestiti dagli stessi interporti i colli di bottiglia, a completare i lavori per il completamento degli interporti del Mezzogiorno, ovvero quelli di Bari, Cerignola, di Tito in Basilicata, di Marcianise in Campania».
«A queste risorse - ha precisato De Dominicis - andranno anche aggiunte quelle necessarie per implementare il progetto UIR-NET, pari a circa 50 milioni di euro, il sistema di controlli telematizzati per la gestione informatica in tempo reale dei flussi di traffico, un tassello essenziale per il sistema della sicurezza nazionale».