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Contship Italia intravede una ripresa della portualità italiana
Dopo un 2006 «non positivo né brillante», il 2007 - ha sottolineato il gruppo - si apre «con segnali commerciali di assoluto rilievo»
18 gennaio 2007
Contship Italia avverte segnali di ripresa per la portualità italiana. Il gruppo terminalistico ha registrato una crescita generalizzata dell'attività in tutti i terminal che compongono il suo network italiano nel corso di un anno, il 2006, che - ha sottolineato oggi il gruppo - «non è stato certo positivo né brillante per la portualità italiana, con un consuntivo di sostanziale tenuta rispetto all'anno precedente».
Nel 2006 i terminal di Contship Italia hanno movimentato complessivamente 5.215.779 teu, con una flessione dell'1,6% rispetto a 5.299.293 teu nel 2005.
I terminal più performanti del network di Contship Italia sono stati il Cagliari International Container Terminal (CICT), che ha registrato un incremento del 9,3% della movimentazione dei container, e il La Spezia Container Terminal (LSCT), che ha chiuso il 2006 con una crescita del 14,1% rispetto all'anno precedente. «Per LSCT, che opera in uno scalo che da anni attende uno sviluppo infrastrutturale - ha precisato il gruppo - il risultato poteva essere migliore specie se posto in relazione alla pressione competitiva sviluppata da altri porti direttamente concorrenti».
«La stessa Medcenter Container Terminaldi Gioia Tauro, che aveva subito nel primo semestre le conseguenze negative derivanti dalle scelte strategiche di alcune concentrazioni armatoriali - ha rilevato Contship Italia - ha invertito il trend e ha contenuto la flessione del 2006, con un meno 7%. Gli ultimi mesi hanno segnato una marcata e confortante ripresa».
«La situazione di generale incertezza circa le nuove dotazioni infrastrutturali e i mancati interventi per i dragaggi - ha proseguito il gruppo - hanno inciso negativamente sui terminal di Livorno (Terminal Darsena Toscana) e di Ravenna (Terminal Container Ravenna) in flessione rispettivamente del 7,6 e del 4,8%».
«Ma il 2007 - ha rilevato Contship Italia - si apre proprio con le notizie di un superamento di queste problematiche, nonché con segnali commerciali di assoluto rilievo che riguardano sia gli hub ports sia i terminal regionali».
Lo scorso anno sono risultati in rilevante crescita i numeri delle due società del gruppo che operano nel campo del trasporto intermodale. Sogemar ha incrementato i traffici del 26,1% totalizzando 279.688 teu rispetto a 221.872 teu nel 2005. Hannibal (joint venture fra Contship Italia e Trenitalia) è salita da 13.100 teu a 37.419 teu, con una crescita del 185,6% che - è stato evidenziato - «conferma l'impegno del gruppo in merito all'uso della modalità treno per il collegamento porto-mercato interno».
«Contship Italia - ha commentato il chairman del gruppo, Cecilia Eckelmann Battistello - sta confermando la sua vitalità e capacità di reagire anche alle contingenze negative, facendo squadra. L'Italia è e resta per noi il mercato chiave attraverso il quale gestire un sistema di trasporti e logistica che riguardi l'intero bacino mediterraneo e che abbia un ruolo sempre più rilevante anche all'interno del mercato comunitario».
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