Il gruppo armatoriale greco Attica Holdings ha chiuso il 2006 con un calo dei risultati consolidati. I ricavi dalle attività ricorrenti e dalle attività operative cessate si sono attestati a 326,60 milioni di euro, con una flessione del 15,2% rispetto all'esercizio 2005. Ancora più accentuata la diminuzione dell'EBITDA, che è stato di 71,53 milioni di euro (-27,8%). Le attività cessate sono relative ai tre traghetti
Superfast VII,
Superfast VIII e
Superfast IX che sono stati impiegati nel Baltico fino alla loro vendita avvenuta lo scorso aprile (
inforMARE del
10 aprile 2004).
I soli ricavi derivanti dalle attività ricorrenti sono ammontati a 308,54 milioni di euro, in calo del 2,2% rispetto a 315,65 milioni di euro nel 2005, e il relativo EBTDA è stato di 74,52 milioni di euro (-9,8%).
L'utile netto consolidato del gruppo per il 2006 è sceso a 26,28 milioni di euro (-6,4%).
Lo scorso anno sulle rotte tra Italia e Grecia, tra il porto di Ancona e i porti di Patrasso e Igoumenitsa, le navi della filiale Superfast Ferries hanno trasportato complessivamente 525.383 passeggeri (-0,5%), 88.988 unità di carico (-7,6%) e 106.580 auto private (-5,9%). La riduzione dei volumi trasportati - ha precisato oggi Attica - è stata determinata principalmente da una diminuzione del 3,5% del numero delle partenze.
Superfast Ferries ha registrato un calo dei volumi anche sulla rotta Germania-Finlandia e sulle rotte nel Mare del Nord.
Nel 2006, sulla rotta Bari-Igoumenitsa-Patrasso, la partecipata Blue Star ha trasportato 251.958 passeggeri (-5,3%), 34.290 auto private (-14,5%) e 47.246 unità di carico (+12,8%).