La Provincia di Genova ha approvato il disegno generale del nuovo waterfront portuale genovese, l'"affresco" ideato dall'architetto Renzo Piano. Quindi via libera al piano - si legge in una nota dell'ente - «ma con l'attenzione puntata sulle criticità, di metodo e per alcune scelte specifiche, emerse dalle numerose audizioni in commissione di istituzioni, comitati, associazioni e parti sociali, con ampio mandato al presidente Alessandro Repetto che prima della firma allegherà tutto il materiale e le istanze raccolte al protocollo d'intesa tra gli enti».
Il presidente della Provincia ha «raccolto l'invito e fatto propria la sollecitazione», impegnandosi «per non limitare l'apporto e la complessità delle questioni poste durante le audizioni, a trasferire tutto il materiale e le istanze raccolte al gruppo di lavoro che dovrà sottoscrivere il protocollo d'intesa tra gli enti, che firmerò con le condizioni pervenute all'interno della commissione».
Le criticità raccolte dalla commissione consiliare - ha detto il presidente Repetto - riguardano «il metodo e alcune scelte di settore come la forte preoccupazione sugli aspetti occupazionali e i costi del trasferimento dell'aeroporto, e l'impatto ambientale per il Ponente e Sampierdarena delle trasformazioni del nuovo waterfront. C'è preoccupazione, per esempio - ha spiegato - perché lo spostamento a mare dell'aeroporto implicherebbe anche il trasferimento della Piaggio, ma nessuno ha finora definito un piano finanziario, gli investimenti necessari, le garanzie occupazionali per i lavoratori in quella fase, inoltre per l'aeroporto si prospetta solo la soluzione della nuova isola, che potrebbe invece essere destinata al porto, che ha bisogno di spazi in tempi veloci, lasciando l'aeroporto nella posizione attuale e sviluppando studi e progetti per ampliarlo in modo confacente al piano nazionale degli aeroporti».
Per il presidente della Provincia le perplessità sulla nuova collocazione dell'aeroporto sono anche altre: «il costo del trasferimento - ha rilevato - non è pari alle aspettative di sviluppo dello scalo, per cui nel progetto si indica un obiettivo di cinque milioni di passeggeri, senza però dire come si potrà attivare questo incremento di traffici e la pista a mare, una volta realizzata, potrebbe limitare i futuri sviluppi del porto di Sampierdarena per i vincoli imposti dal 'cono' di sicurezza per atterraggi e decolli attorno allo scalo». Un altro aspetto emerso è «che non vengano limitate l'espansione industriale e occupazionale delle riparazioni navali e che siano realizzate e inserite nell'Affresco le opere già previste dal vigente piano regolatore portuale».