L'International Chamber of Shipping (ICS), di concerto con il BIMCO, l'Intercargo e l'Intertanko, ha sottoposto all'attenzione della Panama Canal Authority (ACP) le preoccupazioni dell'industria marittima circa il previsto aumento dei pedaggi per il transito nel canale di Panama deciso per finanziare i lavori di ampliamento della via d'acqua centroamericana (
inforMARE del
5 febbraio 2007). Aumenti che - ha precisato ICS - trovano la ferma opposizione dell'industria dello shipping.
«I membri dell'ICS - ha dichiarato ieri il segretario generale dell'International Chamber of Shipping, Tony Mason - hanno accettato con riserve il concetto di una tariffazione di settore e l'introduzione di costi per letto per le navi passeggeri più grandi. Tuttavia siamo molto delusi dal fatto che, nel complesso, siano state ignorate le nostre ripetute richieste circa un aumento delle tariffe che dovrebbe essere equo, trasparente e distribuito su un arco di tempo sufficiente».
«Le proposte ufficiali di ampliamento - ha aggiunto Mason - sono riferite a previsti aumenti dei pedaggi pari al 3,5% all'anno su un periodo di vent'anni. Tuttavia le proposte attuali determinerebbero aumenti compresi tra il 26% e il 34% nei primi tre anni (pari all'8-10% all'anno), con rincari per le navi che trasportano container e per le grandi navi passeggeri notevolmente superiori al 10% all'anno».
ICS e le altre organizzazioni dello shipping ritengono inaccettabile l'entità di tali aumenti e il fatto che siano applicati in un periodo di tempo troppo breve; inoltre ritengono che sia troppo breve il periodo che intercorre tra l'annuncio degli aumenti e la loro introduzione. «In particolare - ha precisato Mason - per alcuni settori il preavviso di tre mesi causerà notevoli problemi. Sarebbe stato di gran lunga più ragionevole un preavviso di sei mesi relativo al primo aumento e la distribuzione degli aumenti su un periodo di sei anni piuttosto che di tre».
«Gli utenti del canale - ha concluso il segretario generale dell'ICS - ritengono che gli aumenti dei pedaggi del canale debbano essere affiancati da un miglioramento tangibile dei servizi offerti e che non ci si debba aspettare che gli utenti garantiscano il finanziamento iniziale di un grande progetto infrastrutturale dal quale potrebbero non trarre alcun beneficio individuale».