Il consiglio di amministrazione della Fincantieri ha approvato il progetto di bilancio 2006. Il valore della produzione - ha reso noto oggi il gruppo - si è attestato a 2.431,8 milioni di euro (incremento del 9,6% rispetto ai 2.217,8 milioni del 2005), il margine operativo lordo a 156,4 milioni di euro (incremento del 4,5% rispetto ai 149,7 milioni del 2005), il risultato operativo a 128,4 milioni di euro (incremento del 16,7% rispetto ai 110 milioni del 2005), l'utile ante imposte a 115,7 milioni di euro (incremento del 15,9% rispetto ai 99,8 milioni del 2005) e l'utile netto a 58,7 milioni di euro (incremento del 21% rispetto ai 48,5 milioni del 2005). La posizione finanziaria netta è positiva per 173 milioni di euro (incremento del 17,5% rispetto ai 147,2 milioni del 2005).
Per il terzo anno consecutivo il consiglio di amministrazione ha deliberato di proporre all'assemblea la distribuzione di un dividendo di 10,1 milioni di euro, pari al 3% del capitale sociale.
Il 2006 - ha sottolineato il gruppo navalmeccanico italiano - ha registrato sotto il profilo dell'attività commerciale risultati record: nuovi ordini per 4,1 miliardi di euro, che, sommati al valore totale delle commesse ancora da consegnare, portano il portafoglio a 10,2 miliardi di euro (incremento del 31% rispetto ai 7,8 miliardi del 2005).
Gli investimenti in ricerca e sviluppo, pari a 43,7 milioni di euro, sono in linea con quelli del precedente biennio.
Anche a livello di gruppo, che comprende tra l'altro le società Isotta Fraschini Motori Spa, Cetena Spa, Fincantieri Marine Systems North America Inc. - ha precisato la società - i risultati sono stati soddisfacenti, con un valore della produzione pari a 2.466,7 milioni di euro.
«Fincantieri - ha commentato l'amministratore delegato del gruppo, Giuseppe Bono - gode di ottima salute e si conferma ai vertici mondiali, con prospettive importanti di crescita in relazione al portafoglio ordini acquisiti e allo sviluppo dei nuovi business, dalle trasformazioni ai sistemi e componenti navali, dalle navi da crociera di medie dimensioni ai megayacht».