Oggi, nel corso della conferenza dell'European Sea Ports Organisation (ESPO) in corso ad Algeciras, l'associazione dei porti europei e l'Institute of Transport and Maritime Management Antwerp (ITMMA) dell'Università di Anversa hanno presentato un rapporto sull'industria portuale europea che è frutto di un accordo di collaborazione siglato lo scorso anno da ESPO e ITMMA.
«Il rapporto che presentiamo oggi - ha detto il presidente dell'ITMMA, Theo Notteboom - sottolinea come i porti europei si trovino a far parte di sistemi economici e logistici in costante cambiamento. Le condizioni di mercato lasciano i manager portuali europei perplessi sul come rispondere efficacemente alle dinamiche del mercato. Globalmente l'industria portuale europea è un'industria in salute che attrae ingenti investimenti e che eccelle in termini di innovazione. Le caratteristiche del sistema portuale europeo consistono in grandi porti gateway, in porti hub così come in una serie di porti di dimensione dalla media alla piccola ciascuno con specifiche caratteristiche in termini di mercati interni serviti, merceologie movimentate e qualità dell'ubicazione. La scena portuale europea sta diventando ancor più differenziata in termini di numero di porti e di funzioni e servizi portuali, cosa che determina una maggiore possibilità di studio delle rotte da parte dei caricatori e dei carriers. La miscela unica dei differenti tipi e dimensioni dei porti combinata con l'ampio hinterland economico e il notevole grado di complementarietà dei porti definisce la concorrenza portuale nell'Unione Europea».
«Vorrei sollecitare la Commissione Europea - ha dichiarato il presidente dell'ESPO, Giuliano Gallanti - a studiare questo eccellente rapporto in quanto dimostra con chiarezza che il settore portuale europeo in generale opera bene ed è in buona salute». Inoltre - ha aggiunto - «sottolinea la necessità di astenersi da un intervento legislativo forte e di focalizzarsi invece sulle linee guida, sul fare chiarezza e sulle best practice. In questo senso il rapporto si accompagna perfettamente alle proposte che abbiamo rivolto alla Commissione Europea circa la loro futura politica portuale».