Ieri sera Confitarma, Fedarlinea, Assorimorchiatori e Federimorchiatori hanno raggiunto l'accordo con le organizzazioni sindacali di settore Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti sia per la definizione del rinnovo della parte normativa del contratto dei marittimi che avrà una durata quadriennale e scadrà il 31 dicembre 2010, che per la parte economica valida per il biennio 2007-2008 che prevede un incremento retributivo complessivo a regime per una qualifica media che varia da 145 a 170 euro comprensiva di tutti i trascinamenti.
«L'intesa raggiunta senza il ricorso a nessuna iniziativa di sciopero - hanno sottolineato i firmatari in una nota - conferma il clima di buone relazioni industriali presente nel settore che ha consentito di superare alcuni momenti di forte tensione».
«Uno degli aspetti qualificanti dell'accordo - hanno spiegato le organizzazioni armatoriali e sindacali - è l'istituzione della previdenza complementare per il settore marittimo attraverso l'adesione ad un fondo già costituito nell'ambito del settore dei trasporti. Particolare attenzione viene dedicata alla formazione professionale a bordo e a terra con la costituzione di un Comitato Nazionale Paritetico per il lavoro marittimo avente lo scopo di favorire ulteriori progetti di formazione indirizzati anche alla sicurezza del lavoro a bordo, oltre alle iniziative già realizzate e in corso di definizione, e di promuovere il lavoro marittimo anche con il necessario coinvolgimento e responsabilizzazione delle istituzioni. Nell'ambito dell'accordo, per la parte relativa al personale imbarcato su unità adibite al servizio di rimorchio, è stato costituito un Osservatorio Nazionale permanente avente lo scopo di analizzare e valutare le questioni rilevanti al fine di individuare tempestivamente le soluzioni delle diverse problematiche del settore».
Inoltre armatori e sindacati hanno condiviso l'opportunità di procedere ad una semplificazione della disciplina contrattuale salvaguardando l'impianto complessivo di tutele normative e i livelli economici derivanti dai vigenti contratti.
Il sindacato Federmar ha criticato l'accordo sull'orario di lavoro siglato dalle altre sigle sindacali. L'intesa - ha rilevato oggi Federmar - «ha elevato a 98 ore le prestazioni lavorative da compiere nella settimana, purché il periodo d'imbarco non ecceda i 60 giorni, il che comporta lavorare 14 ore al giorno per 60 giorni». «Per i marittimi della Tirrenia o della Grimaldi o di quelli delle altre aziende operanti nel cabotaggio, i quali avevano già il periodo d'imbarco di 60 giorni - ha osservato il sindacato - tutto questo sbracamento non ha prodotto né un'ora di riposo compensativo né un euro in più nella busta paga».