La scorsa settimana il gruppo genovese Fratelli Cosulich ha preso in consegna la
Emma Cosulich, la terza unità di bunkeraggio costruita dal cantiere navale cinese Sopo per la società italiana. L'unità, come le prime due (
Maria Cosulich e
Teresa Cosulich) già operative nel porto di Singapore, ha una capacità di 6.500 tonnellate di portata lorda.
L'azienda genovese ha in programma di dotarsi di depositi cisternieri nel porto asiatico e di acquistare direttamente il combustibile da produttori mediorientali per gestire l'intero ciclo del bunker, dalla raffineria alla consegna.
«Abbiamo la licenza per operare come fornitori a Singapore - ha ricordato l'amministratore delegato della società, Antonio Cosulich - e abbiamo intenzione di essere ancora più vicini alle principali linee di navigazione del settore container, che sono già nostri clienti, e di essere in grado di offrire loro l'intero ciclo di distribuzione del bunker. E con le nuove navi cisterna possiamo fornirlo molto rapidamente: le compagnie apprezzano la velocità di pompaggio di 1.500 tonnellate all'ora delle prime due unità e di 1.700 tonnellate all'ora della terza». «Abbiamo deciso questa strategia - ha aggiunto - per soddisfare le necessità delle portacontainer più grandi. Abbiamo discusso con i nostri clienti delle maggiori linee container ed abbiamo capito che hanno bisogno di combustibile con un indice di viscosità superiore a 500, ne hanno bisogno in grandi quantità, superiori a 3.000-4.000 tonnellate, ed hanno bisogno che venga pompato rapidamente. Abbiamo potuto rilevare che l'attuale flotta di chiatte di Singapore non può soddisfare tali richieste; quindi abbiamo deciso di farlo noi e di farlo quale parte della strategia di diventare fornitori attrezzati per operare l'intero ciclo della distribuzione del bunker».