- Marta Vincenzi ha posto un aut-aut a Genova. Il sindaco della città ha chiesto alle altre istituzioni e agli esponenti della vita economica locale di decidere entro i prossimi tre mesi quale futuro vogliono per il porto del capoluogo ligure.
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In occasione di una “conferenza strategica” convocata dalla stessa Vincenzi sul tema “Patto per Genova 2015. Genova protagonista del suo futuro”, che si è svolta questa sera nella sede dell'amministrazione comunale a Palazzo Tursi, il sindaco ha illustrato le proprie proposte per stringere questo patto. Proposte che dovranno essere discusse in tre mesi per arrivare ad una conclusione, «altrimenti - ha minacciato la Vincenzi - il Comune sceglierà altre strade per lo sviluppo diverse da quella portuale. «Se oggi non verrà una spinta verso un porto di grande respiro internazionale - ha precisato - il Comune lavorerà in altre direzioni».
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- Tre mesi, il periodo che precederà la prossima conferenza strategica, appuntamenti che - ha spiegato il sindaco - l'amministrazione cittadina intende programmare con cadenza trimestrale per affrontare ogni volta tematiche differenti.
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- Un aut-aut, pronunciato alla presenza del ministro dei Trasporti, Alessandro Bianchi, per scegliere - ha detto la Vincenzi - «la dimensione a cui bisogna tendere», cioè decidere - ad esempio - se si vuole raggiungere l'obiettivo dei dieci milioni di container movimentati dal porto di Genova nel 2015.
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- Secondo il sindaco, Genova ha la necessità di porsi degli obiettivi ambiziosi, anche per il suo porto che - ha sottolineato - oggi è uno scalo regionale, e bisogna anche riprendere in mano la politica marittima, che in Italia è stata abbandonata da almeno dieci anni.
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- La rotta per le stelle
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- Avete presenti le nebulose? No, non Andromeda, così elegante nella sua veste a spirale. Piuttosto l'eterea e caotica Orione. Abbiamo scelto quest'ultima per raffigurare lo spazio cosmico a cui appartiene la galassia che racchiude il futuro del pianeta Genova.
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- Qualcuno sembra sappia interpretare questa porzione di cielo, quasi fosse una costellazione dalla particolare configurazione. Meno numerosi sono quelli disposti a rischiare del proprio per costruire un razzo ed andare a vedere da vicino quegli astri.
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- C'è però chi è sicuro della traiettoria da percorrere.
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- La neo eletta Marta Vincenzi - trascorsa la pausa estiva, tradizionalmente sonnacchiosa - vuole pilotare l'astronave verso il futuro di Genova. Buona intenzione. Ma bisogna avere la divina certezza che la propria rotta sia quella giusta.
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- Forse il sindaco legge le stelle.
O forse si è rivolta ad un astrologo.-
- B.B.
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- Il “fiume in piena” Marta Vincenzi ha ribadito l'indispensabilità della realizzazione del terzo valico ferroviario Genova-Milano e della costruzione di una gronda autostradale. Non solo, ma - giocando a tutto campo - ha sostenuto la necessità di istituire «un ente di regolazione dell'intero sistema portuale», ruolo che può essere ricoperto dall'Autorità Portuale, se lo può e lo vuole fare, o da una società pubblica. Inoltre vorrebbe che, a livello legislativo, fosse chiaro il federalismo infrastrutturale. Ma c'è molto di più: una proposta lanciata dal sindaco per modificare la legge finanziaria ai fini della realizzazione del terzo valico. Ed è talmente provocatoria da prevedere una sorta di trasferimento di intere aree demaniali da rendere «patrimonio indisponibile di una società a partecipazione paritaria ed esclusiva delle Regioni e delle Province interessate, nonché del Comune di Genova».
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- L'ultimatum del sindaco è stato raccolto dal presidente della Regione Liguria: «scommettiamo sul porto? Io dico di sì», ha risposto Claudio Burlando. La strada per puntare allo sviluppo dello scalo - secondo il governatore regionale - è quella di stampo nordeuropeo: «questa - ha spiegato - è una città che meriterebbe un trattamento di tipo anseatico, con il porto dato alla città».
- Per quanto riguarda le infrastrutture - ha detto Burlando - prima facciamo il terzo valico, poi si potrà iniziare a discutere d'altro.
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- Anche secondo il presidente della Provincia di Genova, Alessandro Repetto, sulle infrastrutture è necessario fare delle scelte: non possiamo - ha spiegato - fare una sommatoria che arriva a 12 miliardi di euro.
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- Di scelte da compiere hanno parlato anche i rappresentanti delle imprese, sia quelle pubbliche, come l'amministratore delegato del gruppo Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti, che le private, con gli interventi del presidente di Grandi Navi Veloci, Aldo Grimaldi, e del presidente di Confindustria Genova, Marco Bisagno.
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- Contrario ad un'abdicazione del ruolo delle Autorità Portuali si è dichiarato il presidente del porto genovese, Giovanni Novi, che non ritiene affatto si possano raggiungere i dieci milioni di container nel 2015.
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- Bruno Bellio
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- Comune di Genova
La proposta di modifica alla legge finanziaria-
- Art. 37 bis
- Corridoio 24 Genova - Milano - Expo 2015: federalismo infrastrutturale
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- Ai fini della attivazione entro il 31 dicembre 2015 della tratta italiana del Corridoio 24 di TEN T per la promozione sostenibile della portualità e della logistica nazionale nonché del miglioramento della mobilità e della qualità della vita, nel contesto dell'Affresco di Renzo Piano e della candidatura di Milano a sede dell'Expo 2015, i beni immobili e le aree destinate alle infrastrutture di “Terzo Valico dei Giovi” ed il terminale portuale di Voltri, inclusa la fascia di rispetto di Prà, sono attribuiti al patrimonio indisponibile di una società a partecipazione paritaria ed esclusiva delle Regioni e delle Province interessate, nonché del Comune di Genova, le cui azioni sono incedibili. Tale società, costituita gestore dell'infrastruttura ferroviaria, sceglie, nel rispetto del diritto comunitario, e dei diritti acquisiti, anche ricorrendo a forme di public private partnership, il soggetto o i soggetti che provvedono alla realizzazione, gestione e promozione delle infrastrutture di cui in prosieguo, oltre che alla riscossione delle tariffe e dei mezzi finanziari. La individuazione dei beni immobili e delle aree di cui sopra, la determinazione del loro valore e la governance della società sono approvate con decreto del Ministro delle Infrastrutture. Per gli esercizi dal 2008 fino al completamento delle suddette infrastrutture, è destinato alla realizzazione del Terzo Valico dei Giovi, allo sviluppo delle connesse infrastrutture di trasporto portuali ed aeroportuali ed al miglioramento della mobilità e della qualità della vita, l'incremento di gettito derivante dalla riscossione dell'imposizione diretta delle imprese stabilite nel Comune di Genova, calcolato rispetto alla dichiarazione dei redditi relativa all'esercizio precedente.
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