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Raugei (Compagnia Portuale di Livorno): è necessario realizzare la Piattaforma Europa per non perdere l’opportunità di crescita dei traffici containerizzati
Questo - ha confermato il presidente dell'AP, Piccini - deve essere il porto di domani insieme a molti altri progetti che puntano ad una razionalizzazione delle aree operative del porto e retroporto
26 novembre 2007
Si è svolto oggi al cinema-teatro “4 Mori” di Livorno il convegno dal titolo “I 60 anni della CPL. Passato e prospettive per una nuova portualità” organizzato dalla Compagnia Portuale di Livorno (CPL) quale parte di una serie di iniziative celebrative per celebrare il sessantesimo anniversario della propria costituzione.
«La Compagnia - ha detto il Presidente della CPL, Enzo Raugei - compie 60 anni di attività. Un traguardo importante che ci rende orgogliosi del nostro lavoro, del percorso fatto e della nostra evoluzione. Una storia fatta di uomini, di generosità e solidarietà, di generazioni che ha sempre segnato, talvolta lentamente, talvolta con più rapidità, un miglioramento delle condizioni di vita ed una crescita culturale dei lavoratori. Oggi è davanti a noi la sfida per continuare a far essere grande questa nostra azienda. Operiamo in un porto aperto alla concorrenza e al mercato, non solo interno ma soprattutto esterno, dove altri porti si candidano a ricevere traffici che oggi sono presenti nel nostro porto. Questi traffici dobbiamo perciò saperli mantenere e svilupparli puntando sulla qualità del servizio offerto, sulla produttività, sugli investimenti nelle strutture e nei mezzi meccanici e soprattutto nella capacità di una offerta in linea con i costi dei concorrenti».
Raugei ha sottolineato la necessità di «tenere alta l’attenzione sui tentativi di riforma dell’attuale legge 84/94, così come facemmo nella fase della sua approvazione, poiché il quadro normativo e legislativo è determinante rispetto agli assetti del porto e conseguentemente per la Compagnia».
Il presidente della Compagnia Portuale di Livorno ha sottolineato anche l'assoluta necessità di realizzare la Piattaforma Europa per consentire lo sviluppo del traffico dei container: «Livorno - ha spiegato Raugei - non può perdere l’opportunità di crescita dei traffici containerizzati che è prevista per i prossimi anni. Serve quindi il concorso di tutti per bruciare i tempi e le tappe necessarie a realizzare questa importante opera, primi fra tutti: lo strumento urbanistico ed il problema del finanziamento, per il quale ritengo giusto perseguire anche sulla strada del co-finanziamento, attraverso gli strumenti previsti dalle attuali normative amministrative, con soggetti privati. Livorno si gioca molto del suo sviluppo attorno a tale questione, oggi la priorità è il tempo che riusciremo a ridurre solo con il concorso di tutti gli enti interessati che dovranno mettere in campo un effettivo gioco di squadra. Il resto verrà di conseguenza noi non ci tireremo indietro saremo come sempre uno dei soggetti catalizzatori dell’intera operazione».
«Il porto di Livorno - ha confermato il presidente dell’Autorità Portuale di Livorno, Roberto Piccini - ha bisogno in primo luogo di un rinnovamento strutturale considerato che il piano regolatore portuale risale al 1953 ed è naturale che ad oggi l’ossatura dello scalo, e con questo mi riferisco alle banchine, ai terminal, alle infrastrutture in generale, risulti anziana. L’Autorità Portuale ha già messo in campo importanti progetti, primo fra tutti quello che prevede la realizzazione della Piattaforma Europa, con numerose opere a mare, l’escavo dei fondali fino a 17 metri di profondità, oltre un milione di metri quadrati di spazi a terra per la movimentazione delle merci, soprattutto containers, il cui traffico potrà superare la soglia di tre milioni di teus. Questo deve essere il porto di domani insieme a molti altri progetti che puntano ad una razionalizzazione delle aree operative del porto e retroporto, al miglioramento dell’ambiente di lavoro e con questo mi riferisco soprattutto al lavoro di navi petrolifere e gasiere, alla realizzazione di una infrastruttura specializzata per le autostrade del mare». «L’obiettivo generale di questi progetti - ha aggiunto - può essere sintetizzato con un’espressione: i Porti nel Porto, ovvero realizzare un porto specializzato nei vari traffici, come previsto nel piano operativo triennale. Naturalmente il porto non è una realtà a se stante, ma deve far parte di una piattaforma logistica integrata con le altre strutture presenti nel territorio, tra cui l’aeroporto, l’interporto, l’autoparco, in modo da realizzare quel masterplan logistico fondamentale per lo sviluppo di tutta l’area».
Sulla storia, sul ruolo e sulle prospettive della Compagnia Portuale di Livorno si sono soffermati il presidente della Provincia di Livorno, Giorgio Kutufà, il sindaco della città, Alessandro Cosimi, il presidente dell’Associazione Nazionale delle Compagnie Imprese Italiane, Roberto Rubboli, il presidente di Lega Coop Toscana, Giovanni Doddoli, il segretario nazionale della Filt-Cgil, Fabrizio Solari, e - in rappresentanza del ministero dei Trasporti - il direttore generale per le Infrastrutture della Navigazione marittima ed interna, Cosimo Caliendo. Quest'ultimo ha menzionato alcuni interventi necessari per rilanciare il settore della portualità. «È chiaro - ha precisato Caliendo - che c’è ancora molto da fare ed in particolare mi riferisco alla necessità di una maggiore snellezza procedurale burocratica, ad una revisione adeguata della legge 84/94, alla risoluzione della questione relativa all’indennizzo per il mancato avviamento al lavoro ed altro ancora. Le capacità e le competenze di tutti i soggetti coinvolti, dalle istituzioni locali agli operatori alle forze di governo sono chiamate a lavorare insieme per superare quel gap infrastrutturale che il nostro paese sta vivendo per ridare slancio alla competitività dei porti italiani».
Le iniziative di festeggiamento dei 60 anni della Compagnia proseguiranno, grazie anche al contributo del Circolo Porto di Livorno, con la consegna delle medaglie ai lavoratori portuali in pensione e con uno spettacolo il prossimo 12 dicembre al Pala Macchia che vedrà la presenza di artisti illustri labronici.
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