- Oggi il nuovo presidente dell'Autorità Portuale di Genova, Luigi Merlo, ha avviato un programma di visite ai terminal e agli operatori portuali con una prima tappa al Terminal Frutta, guidato da Alfonso Clerici, che si estende su oltre settantamila metri quadri nell’area di Sampierdarena. Alla visita del terminal è seguito un breve incontro tra Merlo e i vertici dell’azienda, durante il quale il presidente ha spiegato il senso dell’iniziativa: «a questo giro - ha detto il presidente dell'ente portuale - attribuisco una doppia valenza: una meramente conoscitiva e una strettamente operativa che giudico più rilevante. Credo che l’Autorità Portuale debba ripristinare un sistema di regole certe sulla regolamentazione delle concessioni e sulla gestione del territorio portuale, in un rapporto di corretta interlocuzione con gli operatori privati».
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- Al termine dell’incontro Merlo ha lanciato un appello a tutti gli operatori portuali e al mondo del lavoro perché, in un momento così delicato per la vita dello scalo, collaborino pienamente alla ripresa.
- Il calendario degli incontri proseguirà nei prossimi giorni con Stazioni Marittime, il Genoa Metal Terminal e il Terminal Messina.
- Inoltre oggi Merlo ha avuto un lungo colloquio con Alessandro Repetto, presidente della Provincia di Genova, l'ente che aveva candidato Merlo alla presidenza dell'Autorità Portuale. Nel corso dell'incontro sono state affrontate molte questioni, tra cui la necessità di avviare un tavolo comune per la pianificazione del territorio con il superamento dell’Agenzia del Waterfront e un tavolo tecnico per affrontare e risolvere in tempi brevi le problematiche organizzative, logistiche e strutturali del porto, compreso il rapporto con il territorio oltre Appennino.
- «Un altro progetto su cui intendiamo concentrarci e che rientra nel ruolo specifico della Provincia - ha detto Repetto - è quello di una scuola portuale che offra una formazione di eccellenza nelle competenze di cui il porto necessita e di cui, in questi anni, sono più volte emerse le esigenze. Dovrà essere una formazione mirata e rivolta sia a nuovi lavoratori, con una particolare attenzione ai temi della prevenzione e della sicurezza sul lavoro, sia a un aggiornamento delle professionalità già presenti».
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