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Incontro Anci - Assoporti sulla sicurezza del lavoro nei porti
Promosso dal sindaco e dal presidente della port authority di Genova, si è tenuto oggi nel capoluogo ligure
5 marzo 2008
Oggi, a pochi giorni dal nuovo incidente mortale avvenuto nel porto di Genova, nel capoluogo ligure si è svolto un incontro sulla sicurezza del lavoro nei porti promosso dal sindaco genovese Marta Vincenzi e dal presidente dell'ente portuale Luigi Merlo al quale hanno partecipato Alessandro Cosimi, responsabile del comparto Comuni portuali nell'ambito dell'Anci, e il presidente di Assoporti, Francesco Nerli.
«Oggi - ha detto Cosimi - ci siamo incontrati, città e Autorità Portuali, a Genova per sottolineare la nostra solidarietà alla città e al mondo portuale per il grave lutto sul lavoro che l’ha colpita. Abbiamo ribadito l’importanza della collaborazione tra le città portuali, rappresentate dall’Anci, e Assoporti, l’associazione delle Autorità Portuali, sul terreno della sicurezza nei posti di lavoro, un problema ormai diventato una vera e propria emergenza».
«Nei porti - ha proseguito Cosimi - si ha la netta sensazione del bisogno di miglioramento della qualità del controllo e della prevenzione, anche li si pratica uno di quei mestieri dove il pericolo deve essere tolto, ma spesso una quota di rischio non può essere eliminata in modo assoluto. Per questo occorre radicare la “cultura della sicurezza” nelle imprese come tra i lavoratori, superando una visione che invece troppo spesso la vede come un ostacolo al raggiungimento degli obiettivi produttivi. L’intesa di oggi tende a migliorare una relazione tra la comunità, cioè la città, e il suo porto, sapendo che incidenti situazioni come quella di Genova rischiano di creare una frattura non solo nel mondo del lavoro. Occorre garantire la certezza che andare a lavorare non debba essere una quotidiana sfida alla sorte. Urge per questo un’azione straordinaria del governo e l’approvazione dei decreti legislativi attuativi della legge 123/07»
Oltre a chiedere al Consiglio dei ministri di approvare prontamente tali decreti, Anci e Assoporti hanno richiamato «le responsabilità in tema di prevenzione, sicurezza e formazione dei lavoratori, in capo alle imprese portuali ed ai rispettivi datori di lavoro». Inoltre le due organizzazioni «ritengono necessario che, per quanto concerne gli ambiti portuali, si attivino azioni di coordinamento tra le autorità pubbliche (ASL - A.P.- A.M. - Ispettorato Lavoro ecc.) preposte ai diversi tipi di controllo previsti dalle norme di legge», «chiedono di potenziare i poteri sanzionatori attribuiti alle Autorità Portuali in tema di controllo della sicurezza» e «raccomandano affinché attraverso la contrattazione collettiva nazionale i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza possano pienamente disporre del tempo e degli strumenti necessari per lo svolgimento del loro incarico. In tale ambito sottolineano l’importanza del coordinamento fra gli RLS attraverso la figura del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza di Sito Produttivo».
Inoltre Anci e Assoporti «ritengono utili azioni intese a promuovere la formazione continua e la relativa certificazione in merito alla sicurezza del lavoro, utilizzando ogni strumento e risorsa disponibile a livello nazionale, regionale e territoriale, ferme restando le competenze dei datori di lavoro».
Anci e Assoporti si sono impegnate a costituire al più presto un gruppo di lavoro al fine di elaborare e presentare proposte congiunte di revisione di norme della legge 84/94 con l'obiettivo di far crescere la portualità e i territori circostanti nel rispetto della sicurezza.
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