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Ipsema: scongiurato l'assorbimento in altri enti previdenziali?
L'istituto, insieme con l'Ispesl e l'Inail, è stato individuato quale ente pubblico nazionale con rispettive competenze in materia di salute e sicurezza sul lavoro
13 maggio 2008
L'Ipsema ha sottolineato oggi come, con la recente approvazione del decreto legge n. 81, l'istituto di previdenza per il settore marittimo, insieme con l'Ispesl e l'Inail, sia stato individuato quale ente pubblico nazionale con rispettive competenze in materia di salute e sicurezza sul lavoro che esercita le sua attività in una logica di sistema con il ministero della Salute, il ministero del Lavoro e della previdenza sociale e le Regioni e come venga affidata proprio all'Ipsema la competenza esclusiva nel comparto marittimo sottolineandone la specificità.
Tale impostazione - secondo l'istituto - sembra scongiurare l'assorbimento dell'Ipsema in altri enti previdenziali. «Il pieno riconoscimento del ruolo del tutto autonomo dei due enti assicurativi (Ipsema ed Inail) come facenti parte, ognuno per le sue differenti competenze e peculiarità, di un “sistema” insieme all'Ispesl ed agli altri soggetti istituzionali - ha rilevato il presidente dell'Ipsema, Antonio Parlato - sembra superare il dibattito sulla unificazione degli enti previdenziali».
«I compiti affidati all'Ipsema e all'altro ente assicurativo ed all'Ispesl - ha aggiunto Parlato - sono quelli previsti dalla legislazione vigente ma devono essere svolti - questa la novità - “in forma coordinata, per una maggiore sinergia e complementarietà”, così risolvendosi anche l'altro dubbio emerso dal dibattito sugli enti previdenziali, poi superato dal riconoscimento della esistenza diversa e separata di enti assicurativi, sulle fusioni tra enti o sugli assorbimenti da parte di uno o più delle funzioni di altri: sinergie e complementarietà potranno derivare dallo sviluppo di elementi di portata e carattere evidentemente generale ma che tengano conto di aspetti e risvolti che abbiano rilievo comune, e che emergano nello svolgimento delle loro del tutto autonome attività».
All'Ipsema - ha precisato l'istituto - «il legislatore conferisce compiti aggiuntivi, rispetto a quelli già assegnati in passato; l'organizzazione disegnata dal decreto infatti, attraverso il sistema informativo nazionale per la prevenzione nei luoghi di lavoro, valorizzerà le competenze esistenti degli enti preposti ed eliminerà ogni sovrapposizione o duplicazione di interventi. Il sistema informativo nazionale opererà per la prevenzione nei luoghi di lavoro al fine di fornire dati utili per orientare, programmare, pianificare e valutare l'efficacia della attività di prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali e per indirizzare le attività di vigilanza».
«È molto rilevante - ha osservato ancora Parlato - che il Testo Unico reciti che in caso di esercizio dell'azione penale per i delitti di omicidio colposo o di lesioni personali colpose, se il fatto è commesso con violazione delle norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro o relative all'igiene del lavoro o che abbia determinato una malattia professionale, l'istituto venga informato dal pubblico ministero perché si possa costituire parte civile e possa partire un'azione di regresso».
«Un ulteriore riconoscimento della specificità dell'Ipsema - ha concluso l'istituto - arriva dall'istituzione del fondo per le vittime dell'amianto. Come previsto, infatti, dalla legge finanziaria 2008, il ministero del Lavoro ha predisposto il testo del regolamento che erogherà le prestazioni di natura economica aggiuntive alla rendita, dirette oppure ai superstiti, che spettano ai lavoratori colpiti dalle patologie provocate dall'inalazione delle fibre di amianto. Le risorse saranno gestite da un comitato amministratore costituito dai ministeri interessati, da Inail , da Ipsema, dai rappresentati delle organizzazioni datoriali e sindacali e dalle associazioni delle vittime dell'amianto».
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