- L'assemblea dell'associazione italiana dell'industria nautica da diporto UCINA, riunitasi venerdì scorso a Palermo, ha riconfermato presidente Anton Francesco Albertoni ed ha provveduto ad eleggere il il nuovo consiglio direttivo che sarà in carica fino al 2010 e che è composto da Cataldo Aprea (Apreamare Spa), Gaspare Borghini (C.N. Baglietto Spa), Umberto Capelli (Cantieri Capelli Srl), Carla Demaria (Atlantis Spa), Antimo Di Martino (Fiart Mare Spa), Renato Martucci (Gagliotta Srl), Francesca Radice (Sessa Marine Srl), Lamberto Tacoli (C.R.N. Spa), Paolo Vitelli (Azimut - Benetti Spa), Stefano Mion (Cantiere del Pardo Srl), Piero Formenti (Ditta Formenti di Formenti P.), Lorenzo Selva (Selva Spa), Saverio Cecchi (Twin Disc Srl), Umberto Giunta (S.C.M. Srl), Corrado Salvemini (Mase Generators Spa), Pietro Carlo Vassena (Lepanto Yachting Srl), Ferruccio Villa (Brunswick Marine in Italia Spa), Giorgio Ettore Carlo Dona (Zf Italia Srl), Salvatore Foti (Marina di Portorosa Spa), Faustino Lechi di Bagnolo (Sbs Leasing Spa) e Gianfranco Rizzardi (Sirena Lazio).
-
- Nel corso del convegno organizzato dall'UCINA sul tema “Rivalutazione della costa e sviluppo dei waterfront per un turismo nautico sostenibile”, svoltosi sabato scorso presso l'Hotel Villa Igiea Hilton a Palermo, l'associazione ha presentato i dati di andamento del settore per l'anno 2007. UCINA stima che lo scorso anno il valore preconsuntivo della produzione italiana di unità da diporto abbia registrato una crescita compresa tra il 12 e il 14% (2,9 miliardi di euro era il valore 2006), un incremento percentuale che è stato calcolato attraverso l'analisi di un campione significativo dei cantieri associati ad UCINA. Per quanto riguarda il livello occupazionale degli addetti diretti del settore della nautica da diporto, UCINA ha confermato la stima di 24.000 unità.
-
- Inoltre l'associazione ha presentato uno studio sulle potenzialità turistico-nautiche del territorio italiano che evidenzia come siano oltre 39.000 i posti barca ricavabili per il diporto da strutture esistenti, di cui quasi 13.500 sono ottenibili immediatamente, cioè con il semplice posizionamento di strutture snelle come i pontili galleggianti. «Tali dati - ha rilevato Anton Francesco Albertoni - testimoniano ancora una volta come la nautica da diporto possa svolgere un compito essenziale in un Paese che deve mettere al centro delle sue strategie lo sviluppo economico. L'associazione si impegnerà offrendo il proprio contributo di know-how affinché si creino le migliori condizioni di intervento per l'iniziativa imprenditoriale privata e perché sia ritenuto prioritario il recupero delle infrastrutture esistenti e una legge incentivo che ne favorisca lo sviluppo».
|