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I costi dei controlli di sicurezza nell'ambito del regolamento ISPS ricadono solo sui terminalisti portuali
Lo sostengono le aziende di Assologistica, che esortano l'associazione a proseguire la propria azione di sostegno a tutela degli interessi dei propri associati
15 luglio 2008
L'assemblea dei terminalisti portuali di Assologistica, riunitasi venerdì scorso a Milano, ha approvato un ordine del giorno nel quale si rileva come «il corrente “modus operandi” dei terminalisti portuali dei diversi settori sia notevolmente diverso, più impegnativo per risorse umane e più costoso di quello prevedibile nell'ormai lontano 2004 quando furono introdotti gli obblighi e le procedure conosciute come ISPS (International Ship and Port Facility Security Code, ndr)».
«I costi conseguenti alla crescita dei traffici e del numero delle navi che toccano i porti italiani, l'aumento dei canoni delle concessioni, motivato dalle Autorità Portuali anche con interventi di security, il miglioramento dei sistemi di controllo e di sorveglianza, i costi derivanti dal costante aggiornamento professionale del personale, la previsione dell'adozione della certificazione 28001, gli effetti di una inflazione crescente che dal 2004 ha ampiamente superato il 10% - hanno sottolineato i terminalisti portuali di Assologistica - stanno gravando unicamente sulle aziende terminalistiche. I rappresentanti di molte aziende ritengono che le diverse condizioni applicate dai terminalisti italiani come corrispettivo per il servizio di security, abbiano il comune denominatore di non coprire i costi prodotti dal servizio e molti ritengono che la situazione sarà resa ancora più pesante da nuove iniziative».
«I terminalisti portuali – si legge nell'ordine del giorno - impegnano Assologistica, che dal 2004 auspica una più puntuale definizione delle caratteristiche di un servizio le cui dinamiche di costo dipendono non dal mercato e dalla libera contrattazione tra le parti ma dalla obbligatorietà delle normative internazionali comunitarie e nazionali, a proseguire la propria azione di sostegno a tutela
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