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Assoferr, necessario affrontare il tema dell'ultimo miglio per rendere la modalità ferroviaria più competitiva
Occorre - ha spiegato l'associazione - il riconoscimento della fascia intermedia di "impresa di manovra"
27 novembre 2008
In occasione di un convegno sul tema dell'ultimo miglio ferroviario e dei raccordi in svolgimento oggi a Bruxelles, che è stato organizzato dall'House of Rail, il memorandum of understanding tra le associazioni europee ERFA (European Rail Freight Association), ERFCP (European Rail Freight Customers Platform), F&L (European Freight and Logistics Leaders Forum) e UIP (International Union of Private Wagons), l'italiana Assoferr (Associazione Operatori Ferroviari e Intermodali) ha ricordato come da tempo rivendichi la necessità che nel nuovo scenario economico e normativo del sistema ferroviario italiano, inserito nel contesto europeo, vengano considerate e ascoltate le istanze di chi nei raccordi e sull'ultimo miglio lavora ed opera da anni con professionalità e sicurezza, considerando che proprio nei raccordi industriali, nei porti e nelle varie tipologie di terminal - ha sottolineato l'associazione - nasce e finisce il trasporto ferroviario con l'interfacciamento verso altre modalità e/o la catena produttiva.
Un ultimo miglio inefficiente, mal organizzato, con vuoti normativi e regolamentari ormai cronici - ha rilevato Assoferr - rischia di rendere la modalità ferroviaria ancor meno competitiva di altre modalità di trasporto.
Assoferr ha evidenziato la necessità di avviare una discussione con le istituzioni ferroviarie italiane e dell'UE su temi quali la definizione di quadro normativo europeo dove il gestore dell'ultimo miglio e del raccordo abbia un riconoscimento giuridico che lo possa porre in condizioni legali e operative di confronto con il gestore della rete, l'Agenzia della Sicurezza, le imprese ferroviarie e gli altri soggetti istituzionali. Occorre cioè - ha spiegato l'associazione - il riconoscimento della fascia intermedia di “impresa di manovra”.
È necessario anche - secondo Assoferr - affrontare problemi come quelli relativi ai vecchi contratti di esercizio, chiamati anche convenzioni, che - ha osservato - verranno profondamente modificati dal gestore della rete e se non preventivamente discussi e condivisi e potrebbero essere penalizzanti per i raccordati e di conseguenza per tutto sistema ferroviario. Inoltre è necessaria una verifica e condivisione con il gestore della rete sulla necessità di razionalizzazione l'attuale network di scali ferroviari e raccordi e debbono essere affrontati temi quali le agevolazioni sulle procedure relative alle infrastrutture, in particolare su nuovi raccordi, e sull'abilitazione e qualificazione professionale del personale di manovra.
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