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Patto tra Venezia, Capodistria, Trieste e Ravenna per sviluppare il sistema portuale dell'Alto Adriatico
I quattro porti si presenteranno come un unico grande hub di riferimento per la movimentazione delle merci e dei passeggeri
6 febbraio 2009
Oggi a Capodistria i presidenti delle Autorità Portuali di Venezia, Capodistria, Trieste e Ravenna hanno firmato una dichiarazione di intenti che porterà alla creazione di un accordo di cooperazione tra i quattro porti. Obiettivo dell'iniziativa è di migliorare il potenziale commerciale, la qualità e l'efficienza del sistema portuale dell'Alto Adriatico e le infrastrutture collegate.
Con la firma di questa dichiarazione le parti si impegnano a collaborare tra loro per trovare una linea comune operativa nel rispetto delle specificità di ciascun porto e, al contempo, valorizzandone le eccellenze. «Grazie all'armonizzazione di politiche e attività comuni - hanno spiegato le Port Authority - i quattro scali potranno presentarsi insieme così, al mercato internazionale - oltre Gibilterra, Suez, ma guardando l'entroterra oltre i confini interregionali, Brennero, Tarvisio e Divaccia - come un unico grande hub di riferimento per la movimentazione delle merci e dei passeggeri».
Con l'accordo i presidenti delle Autorità Portuali si sono impegnati nella stesura di un documento comune che si fondi su tre punti chiave per lo sviluppo dei traffici, ma che comprenda anche articoli riguardanti la tutela dell'ambiente, il potenziamento del turismo e dei sistemi di safety & security. In particolare i quattro enti puntano all'armonizzazione di politiche e attività comuni, al potenziamento delle connessioni dei principali assi ferroviari e porti, alla creazione di una “Single Window”, ovvero di un unico sistema informatico comune che garantisca alti livelli di intermodalità tra gli scali, attraverso una rete di informazioni condivise, e allo sviluppo del corridoio Adriatico-Baltico nei progetti prioritari delle reti transeuropee di trasporto.
La proposta - hanno sottolineato le Port Authority - è in linea con la politica dell'Unione Europea che prevede, per il prossimo futuro, di promuovere la creazione di sistemi portuali interregionali dando nuovo impulso allo sviluppo dell'attività marittima.
«Attrarre traffici marittimi verso l'Alto Adriatico, è questo - ha spiegato il presidente dell'Autorità Portuale di Venezia, Paolo Costa - l'obiettivo che tutti assieme vogliamo raggiungere grazie alla cooperazione. Gli scali di Venezia, Trieste, Ravenna e Capodistria potranno diventare più competitivi nei confronti dei concorrenti europei ed essere così il punto di riferimento per le navi in arrivo dal Mediterraneo. Questo accordo darà inoltre lo spunto per riprogettare in maniera più funzionale le infrastrutture di collegamento tra i quattro porti e dall'hinterland verso la nuova Europa».
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