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In febbraio il traffico nel canale di Suez è diminuito del 24,1%
In forte calo rinfusiere (-44,0%), car carrier (-43,4%) e portacontainer (-32,0%)
2 aprile 2009
Lo scorso febbraio il traffico marittimo nel canale di Suez è ulteriormente diminuito attestandosi ad un totale di 1.272 navi, con una flessione del 24,1% rispetto a 1.676 navi transitate nel canale nel febbraio 2008. Le petroliere sono state 306 (+9,3%) e le navi di altro tipo 966 (-30,8%). Particolarmente rilevante la contrazione del traffico di navi rinfusiere (-44,0%), di car carrier (-43,4%) e di portacontainer (-32,0) determinata dagli effetti sullo shipping della recessione economica mondiale a cui si aggiungono gli effetti, di minore entità, causati dal dirottamento di parte del traffico marittimo verso il Capo di Buona Speranza da parte di armatori che non intendono correre il rischio che le proprie navi siano oggetto di atti di pirateria, attacchi che sono tuttora frequenti nella regione del Corno d'Africa.
Nel primo bimestre del 2009 il traffico attraverso il canale è stato di 2.585 navi (-23,2% sul primo bimestre 2008), di cui 582 petroliere (+3,9%) e 2.003 unità di altra tipologia (-28,6%).
Suez Canal
Traffic Statistics (Source: Suez Canal Authority; data process: inforMARE)
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Lo scorso febbraio il traffico marittimo nel canale di Suez è ulteriormente diminuito attestandosi ad un totale di 1.272 navi, con una flessione del 24,1% rispetto a 1.676 navi transitate nel canale nel febbraio 2008. Le petroliere sono state 306 (+9,3%) e le navi di altro tipo 966 (-30,8%). Particolarmente rilevante la contrazione del traffico di navi rinfusiere (-44,0%), di car carrier (-43,4%) e di portacontainer (-32,0) determinata dagli effetti sullo shipping della recessione economica mondiale a cui si aggiungono gli effetti, di minore entità, causati dal dirottamento di parte del traffico marittimo verso il Capo di Buona Speranza da parte di armatori che non intendono correre il rischio che le proprie navi siano oggetto di atti di pirateria, attacchi che sono tuttora frequenti nella regione del Corno d'Africa.
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