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Positivi i risultati di SBB CFF FFS, ma c'è preoccupazione sul fronte degli investimenti
Fino al 2050 sono previste spese in infrastrutture e nuovi treni per circa 60 miliardi di franchi svizzeri
2 aprile 2009
Il gruppo ferroviario elvetico SBB CFF FFS ha chiuso l'esercizio 2008 con un utile netto di 345,0 milioni di franchi svizzeri, con un incremento del 329,1% rispetto a 80,4 milioni di franchi svizzeri nell'esercizio precedente. Tale miglioramento - ha spiegato oggi il gruppo - è stato ottenuto grazie ai buoni risultati delle divisioni Passeggeri e Immobili e ai progressi nel traffico merci, anche se quest'ultimo comparto ha registrato ancora un risultato negativo e una flessione dei volumi trasportati.
Il gruppo ha evidenziato anche come, essendo ormai gli investimenti per l'espansione delle capacità della rete una necessità urgente e inderogabile e come non sia stato possibile finanziare interamente tali investimenti con mezzi propri, sia ulteriormente aumentato pertanto l'indebitamento dell'azienda e il cash flow sia salito di 75,8 milioni ad un totale di 505,6 milioni di franchi svizzeri (di cui 381,4 con fondi pubblici e 124,2 con finanziamenti da parte di terzi). Inoltre - ha precisato SBB CFF FFS - «gli investimenti previsti faranno lievitare ulteriormente e in modo marcato l'indebitamento delle ferrovie».
Nel 2008 il ricavo d'esercizio di SBB CFF FFS è aumentato del 4,1% a 7.987,2 milioni di franchi svizzeri e il risultato d'esercizio (EBIT) è cresciuto del 110,6% a 476,0 milioni di franchi svizzeri.
Lo scorso anno i treni del gruppo hanno trasportato 322,6 milioni di passeggeri (+5,2% sul 2007) e il numero dei viaggiatori-chilometro è lievitato a 16,14 miliardi (+6,7 %). Il risultato netto generato da questo settore d'attività è aumentato di 83,8 milioni attestandosi a 276,8 milioni di franchi svizzeri.
Invece SBB CFF FFS Cargo ha archiviato il 2008 con un risultato negativo di -29,9 milioni di franchi svizzeri. Tuttavia l'azienda ha sottolineato come l'anno precedente il deficit, inclusi gli accantonamenti per 102,5 milioni, fosse ammontato a -190,4 milioni di franchi svizzeri e come, pertanto, le misure di risanamento abbiano avuto un effetto positivo sul risultato. Nel 2008 la divisione cargo del gruppo ha totalizzato un volume trasportato pari a 12,53 miliardi di tonnellate-chilometro (-6,3%), una contrazione - ha spiegato la società - da ricondurre al ritiro di SBB CFF FFS Cargo dai trasporti poco redditizi in ambito internazionale e alle conseguenze negative della congiuntura economica. «La congiuntura recessiva - ha osservato il gruppo - danneggia sensibilmente il traffico merci, attenuando l'efficacia degli interventi di risanamento adottati da SBB CFF FFS Cargo. L'azienda deve reagire per tempo al crollo dell'attività nel traffico merci. I singoli comparti aziendali hanno intrapreso i passi necessari per contrastare in caso di necessità le mutate condizioni del mercato».
L'amministratore delegato del gruppo elvetico, Andreas Meyer, ha sottolineato come la divisione merci affronti una situazione di mercato difficile. «Nessuno - ha rilevato - è in grado di dire quali conseguenze comporterà ancora la crisi finanziaria e congiunturale mondiale e quanto durerà. Fino allo scorso ottobre SBB CFF FFS Cargo era ancora in un'ottima situazione e superava i propri obiettivi di risanamento. Da ottobre però abbiamo percepito in particolare nel trasporto merci internazionale un forte vento contrario. A novembre e dicembre i volumi di trasporto di SBB CFF FFS Cargo si sono ridotti del 20% nelle attività internazionali. Anche in questi primi tre mesi dell'anno siamo decisamente al di sotto dei valori fatti registrare lo scorso anno. Percepiamo le ripercussioni della crisi anche nei trasporti nazionali, pur se in misura minore».
«In questi tempi difficili - ha aggiunto Meyer è necessaria una grande flessibilità. Dobbiamo adattare la nostra capacità di offerta al mutamento della domanda in tempi brevi. Già gli scorsi mesi di agosto e settembre abbiamo intrapreso i primi adattamenti della capacità e ridimensionato le prestazioni. Invece di gestire lo stesso numero di treni con meno carri, abbiamo ridefinito i turni e gestiamo meno treni ma più lunghi. Nel frattempo abbiamo anche ridotto il parco veicoli di circa 700 carri merci, nel senso che abbiamo ridotto massicciamente il numero dei carri merci noleggiati e venduto o rottamato circa 180 carri di nostra proprietà. Anche per quanto concerne le locomotive di linea abbiamo ritirato dall'esercizio le 65 macchine più vecchie del tipo Ae610: 53 saranno “parcheggiate”, mentre altre 12 saranno rottamate. A livello aziendale abbiamo inoltre adottato un blocco selettivo delle assunzioni, anche questa misura ci sostiene ora nel superamento della crisi».
SBB CFF FFS Infrastruttura ha chiuso il 2008 con un risultato di segmento di 30,4 milioni di franchi svizzeri (2007: 32,2 milioni di franchi svizzeri). «Le ferrovie svizzere .- ha evidenziato la società - utilizzano molto intensamente i binari, nessun'altra rete ferroviaria al mondo è esposta a un utilizzo tanto intenso quanto quella di SBB CFF FFS. Il numero di tracce-chilometro percorse sulla rete di SBB CFF FFS è cresciuto nell'anno del 2,5 %. L'intenso sfruttamento dell'infrastruttura ha provocato maggiori costi nella manutenzione e ha gravato sul risultato 2008 del settore Rete in modo sensibile: il comparto ha registrato un dato negativo di -10,1 milioni di franchi svizzeri (2007: -15,0 milioni di franchi svizzeri)».
Il gruppo SBB CFF FFS ha lanciato un allarme circa l'esigenzia di reperire fondi per far fronte agli investimenti. «Gli investimenti in infrastrutture e nuovi treni necessari per l'esercizio ferroviario di SBB CFF FFS fino al 2050 - ha ricordato l'azienda - sfiorano il tetto dei 60 miliardi di franchi svizzeri. Unicamente per il previsto acquisto di nuovo materiale rotabile entro il 2030, le ferrovie avranno bisogno di mezzi finanziari pari a 20 miliardi di franchi svizzeri e dovranno escogitare nuove possibilità di finanziamento. È necessario esaminare tutte le possibilità di finanziamento dei progetti infrastrutturali». «Il fatto che SBB CFF FFS , dal suo avvio come società anonima di diritto speciale avvenuto nel 1999 - ha rilevato il gruppo - abbia conseguito un cash flow negativo in ogni esercizio, indebolisce l'azienda e grava sulle prospettive delle ferrovie di affrontare con successo le sfide del futuro. Al fine di stabilizzare quanto meno l'indebitamento in costantemente crescita, le condizioni quadro finanziarie e giuridiche in cui opera devono essere ridefinite. In assenza di ciò a SBB CFF FFS mancheranno i mezzi per finanziare gli investimenti previsti in nuovi treni e per migliorare costantemente l'offerta nell'interesse dei clienti. Sarà necessario garantire che SBB CFF FFS sia in grado di conseguire risorse finanziarie sufficienti in tutti i settori d'attività e che possa impiegare tali risorse per finanziare l'esercizio normale ed eventuali spese straordinarie». Inoltre SBB CFF FFS ha ricordato che sia l'azienda sia il mondo politico sono chiamati in causa anche per il risanamento della Cassa pensioni della società, il cui grado di copertura è sceso al 79,2 % a fine 2008.
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