- Nell'esercizio 2008 l'utile netto della cinese Singamas è stato un terzo di quello registrato nell'esercizio precedente a causa dell'effetto della variazione del valore equo (fair value) degli strumenti finanziari derivati, che nel bilancio 2008 mostra passività per 30,5 milioni di dollari rispetto ad attività per 24,9 milioni di dollari nel 2007. L'azienda, scottata da tali perdite, ha sottolineato che non prevede il ricorso in futuro a strumenti finanziari derivati.
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- Lo scorso anno i ricavi della società cinese, che è specializzata nella produzione e nella logistica dei container, sono ammontati a 1.385,3 milioni di dollari, in calo del 10,4% rispetto a 1.546,0 milioni di dollari nel 2007. Il risultato operativo è stato di 72,9 milioni di dollari, in aumento del 63,8% sull'esercizio precedente.
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- Nel solo settore della produzione dei container, che rappresenta il 97,2% dei ricavi dell'azienda, il calo della domanda di nuovi container registrato nella seconda metà del 2008 ha determinato una contrazione del 10,9% del giro d'affari dell'intero anno a 1.347,2 milioni di dollari. L'utile ante imposte è stato di 7,3 milioni di dollari rispetto a 28,2 milioni di dollari nel 2007. Lo scorso anno la produzione di container della Singamas si è ridotta notevolmente attestandosi a circa 567mila teu (839mila nel 2007), di cui 504mila teu per carichi secchi (774mila nel 2007). Nel 2008 il prezzo di vendita dei container, principalmente a causa della crescita del costo dei materiali, è cresciuto a 2.262 dollari per dry box da 20' rispetto a 1.916 dollari nel 2007. In aumento anche il prezzo medio di vendita dei tank container, attestatosi a 30.600 dollari (26.485 dollari nel 2007).
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- Lo scorso anno nel comparto logistico Singamas ha movimentato 5.069.000 teu (-1,7%) ed ha registrato ricavi per 38,1 milioni di dollari ed un utile ante imposte di 10,9 milioni di dollari.
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- Singamas ha reso noto di aver ridotto la propria capacità produttiva da 1,25 milioni di teu a 700mila teu a partire dall'inizio del 2009 e di aver fermato i piani d'investimento. «Dato che si prevede che lo scenario economico migliorerà nella seconda metà del 2009 - ha spiegato il chairman dell'azienda cinese, Chang Yun Chung - congeleremo tutti i programmi di investimento fino a quando le condizioni non saranno ritenute opportune per riavviarli. Ciò vale per il trasferimento e il potenziamento delle fabbriche per container per carichi secchi del gruppo a Xiamen e Shanghai programmati in precedenza. Tali decisioni sono in linea anche con l'azione complessiva di riduzione delle spese del gruppo».
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