- Non può che essere definita pessima la prima trimestrale dell'esercizio 2009 della A.P. Møller-Mærsk, che mostra con evidenza l'impatto della crisi economica mondiale su tutti i principali settori d'attività del gruppo armatoriale danese.
-
- Oltre al comparto dei container, il più esposto alla bufera economico-finanziaria degli ultimi mesi, l'impatto è stato accusato anche dai business del gruppo che gravitano attorno all'industria del petrolio e del gas. Maersk Line, la compagnia di A.P. Møller-Mærsk che opera i servizi di linea, ha registrato una flessione del 14% dei volumi trasportati e una diminuzione del 24% del nolo medio rispetto al primo trimestre del 2008. Inoltre - ha spiegato oggi il gruppo - il prezzo medio del greggio è calato del 54% e la quota di produzione di petrolio e di gas è scesa del 18% rispetto ai primi tre mesi dello scorso anno.
-
- Alla luce di tale trend negativo, A.P. Møller-Mærsk ha corretto la previsione per l'intero esercizio annuale rispetto a quella formulata due mesi fa (inforMARE del 5 marzo 2009), confermando che «per il 2009 è atteso un risultato significativamente inferiore a quello del 2008, il gruppo ha precisato che «è previsto ancora un passivo per il secondo trimestre e non si può escludere che il risultato complessivo per il 2009 possa essere negativo».
-
- A.P. Møller-Mærsk ha archiviato i primi tre mesi di quest'anno con un passivo netto di 373 milioni di dollari su ricavi per 11.024 milioni di dollari rispetto ad un utile netto di 1.050 milioni di dollari su ricavi per 14.444 milioni di dollari nel primo trimestre del 2008. Il risultato operativo è stato di 1.997 milioni di dollari (-43,9%).
-
- Nel segmento dei container il gruppo ha totalizzato un passivo netto di 559 milioni di dollari (inclusi proventi per 93 milioni di dollari derivanti dalla vendita di navi) su ricavi per 4.906 milioni di dollari rispetto ad un utile netto di 80 milioni di dollari su ricavi per 6.794 milioni di dollari nel primo trimestre del 2008. Il risultato operativo è stato negativo per 19 milioni di dollari contro l'utile di 330 milioni di dollari dello scorso anno.
- Nei primi tre mesi del 2009 la flotta di portacontainer di Maersk Line ha trasportato complessivamente 1,3 milioni di feu, con una diminuzione del 14% rispetto a 1,5 milioni di container da 40' nel primo trimestre dello scorso anno. In particolare, i volumi sono calati dell'8% sulla rotta Asia-Europa (con corrispondenti noli in flessione del 44%), del 14% sulle rotte transpacifiche (noli -5%), del 25% su quelle per l'America Latina (noli -15%), del 21% sulle rotte transatlantiche (noli invariati) e del 17% su quelle per l'Africa (noli -12%).
-
- Per diminuire la capacità della flotta, entro l'inizio del corrente mese Maersk Line ha ritirato dal servizio 18 navi per una capacità complessiva di 110.000 teu, pari al 6% della capacità totale della flotta, e nonostante ciò - ha sottolineato la compagnia - il tasso di utilizzo della capacità è risultato inferiore rispetto a quello del corrispondente periodo del 2008. Una delle poche note positive è costituita dal prezzo medio del combustibile, che è risultato inferiore del 45% rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno.
-
- Nel primo trimestre di quest'anno Safmarine, l'altra compagnia di navigazione del gruppo che opera nel settore dei container, ha trasportato 168.000 feu (+2%) ed ha registrato un valore medio dei noli inferiore del 25% rispetto al 2008.
-
- Nei primi mesi del 2009 Maersk Line ha tagliato complessivamente 800 posti di lavoro, mentre dall'inizio del 2008 la riduzione del personale è stata di oltre 5.000 unità.
-
- Sono calati anche i risultati della filiale terminalistica APM Terminals, che ha totalizzato un utile netto di 36 milioni di dollari ed un utile operativo di 131 milioni di dollari su ricavi per 675 milioni di dollari rispetto ad un utile netto di 59 milioni di dollari ed un utile operativo di 142 milioni di dollari su ricavi per 733 milioni di dollari nei primi tre mesi del 2008. Il volume di container movimentati dalla società è sceso del 12% rispetto al primo trimestre dello scorso anno (calo dell'8% escludendo le attività cessate).
-
- La divisione tanker, offshore e delle altre attività marittime del gruppo ha registrato una flessione dell'82,3% dell'utile netto a 84 milioni di dollari, mentre i ricavi sono cresciuti del 6,6% a 1.286 milioni di dollari. L'utile operativo si è attestato a 336 milioni di dollari (-2,9%).
-
- Più accentuato il calo nel settore del petrolio e del gas, dove l'utile netto e i ricavi sono diminuiti del 59,3% e del 39,6% a 256 milioni e 1.915 milioni di dollari e l'utile operativo è diminuito del 44,7% a 1.486 milioni di dollari.
|