- Domani ricorre il 50° anniversario della costituzione della Federazione Nazionale degli Spedizionieri Doganali (ANASPED) e l'evento verrà celebrato a Roma, in Piazza di Pietra, presso il Tempio di Adriano, a partire dalle ore 9.30. L'ANASPED è stata costituita a Roma il 28 Giugno 1959 con lo scopo di valorizzare l'opera professionale di quanti quotidianamente si occupano del disbrigo degli adempimenti e delle formalità, in specie doganali, connesse all'esecuzione di una transazione di commercio internazionale, ed ha successivamente ottenuto il riconoscimento della personalità giuridica con decreto del presidente della Repubblica del 29 Aprile 1963.
-
- Il compito del “doganalista”, termine che oggi qualifica lo spedizioniere doganale quale “esperto nelle materie e negli adempimenti connessi con gli scambi internazionali” - ha ricordato ANASPED - è quello di analizzare tutte le possibili implicazioni a cui è soggetta un'operazione di commercio internazionale, assistendo l'impresa affinché ogni aspetto venga tenuto nella dovuta considerazione, ivi compresi i profili di responsabilità dei vari soggetti coinvolti.
-
- «Nell'ambito delle professioni liberali - ha sottolineato il presidente di ANASPED, Cosimo Ventucci - quella dello spedizioniere doganale/doganalista è sicuramente una delle più esposte al cambiamento. Ciò è dovuto non solo ai continui mutamenti delle sue competenze, conseguenza di un'evoluzione continua del quadro giuridico di riferimento sia a livello nazionale che comunitario, ma soprattutto alla velocità con cui si trasforma lo scenario economico internazionale, e con esso, le dinamiche di scambio delle merci. Con la costituzione dell'ANASPED riteniamo di aver costruito nell'arco di un cinquantennio una casa comune per quanti mirano oggi a proporsi come prestatori qualificati di servizi di rappresentanza dinanzi agli uffici dell'amministrazione finanziaria, consapevoli dell'indispensabilità del nostro ruolo di interlocutore professionale dell'impresa nei suoi rapporti con l'autorità doganale».
-
- «Per vincere le sfide del prossimo futuro - ha aggiunto il presidente dell'Ordine dei doganalisti, Giovanni de Mari - chiediamo uno sforzo di rinnovamento ai nostri iscritti all'albo (circa 2.300 in tutta Italia). Da parte nostra, ci impegniamo fin d'ora ad accompagnarli in tale percorso con la formazione continua ed una serie di iniziative ed azioni orientate al progressivo innalzamento dei loro livelli di competenza. Aggiornamento professionale e rigide norme di deontologia professionale sono e costituiranno sempre di più i capisaldi che qualificheranno e caratterizzeranno la nostra professione nel mercato dei servizi di consulenza doganale e del commercio estero».
|