- Unimpresa e TrasportoUnito sollecitano una maggiore attenzione al fenomeno delle infiltrazioni mafiose nei trasporti, un problema evidenziato ieri anche dal direttore commerciale del gruppo Grendi, Costanza Musso (inforMARE del 29 giugno 2009).
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- Il presidente di Unimpresa, Paolo Longobardi, e il segretario generale di TrasportoUnito Fiap, Maurizio Longo, hanno sottolineato che è sempre più vasta la platea delle aziende che operano ai confini della sopravvivenza e quindi ai confini della legalità, ed è quindi sempre più ampio il numero di aziende di trasporti esposte al rischio di infiltrazione da parte della malavita organizzata.
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- «Quando un mercato dei servizi - ha dichiarato oggi Longobardi - presenta scarse e frammentate garanzie di controllo e queste garanzie si affiancano a leggi talora arbitrarie, spesso generiche e vaghe, il rischio che l'attività d intermediazione assuma caratteristiche e funzioni tipiche dell'illegalità, favorendo l'uso delle imprese quale strumento facile e difficilmente controllabile per riciclare denaro sporco e coprire attività parallele, diventa davvero altissimo».
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- Secondo Maurizio Longo, «in un mercato dei servizi, da anni in tensione per l'assenza di una attenta e seria politica dei trasporti, all'interno del quale le imprese che resistono sono fortemente indebitate, sorgono all'improvviso aziende con investimenti di ingenti capitali che operano sul mercato con tariffe ben al di sotto dei livelli di sicurezza minima». «È difficile - ha aggiunto - tradurre in numeri certi la crescita di un fenomeno che è comunque palpabile ed è accelerato da una crisi economica e finanziaria che tende a stringere il cappio attorno a quelle imprese, che fortunatamente sono la maggioranza, che continuano ad agire nella legalità».
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- «Di fronte a precise responsabilità istituzionali, a una sottovalutazione dei rischi e all'affermazione di una committenza con pochi scrupoli, il cui unico interesse era ed è quello di risparmiare sui costi - ha concluso Longo - è improrogabile una vera e propria virata: in primis dando vita ad un corpo di polizia dedicato, in grado di intervenire sia nel campo della sicurezza stradale sia in quello relativo alla trasparenza dei mercati».
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