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Sindaco e presidente del porto della Spezia: sì alla discussione, no ad opposizioni pregiudiziali e preconcette sul nuovo waterfront
Federici e Forcieri hanno confermato che anche le associazioni ambientaliste saranno invitate al confronto
12 aprile 2010
Alla Spezia il sindaco e il presidente dell'Autorità Portuale rassicurano gli ambientalisti sul dibattito incentrato sul nuovo waterfront della città ligure, il cui masterplan è stato approvato un mese fa dal Comitato Portuale (inforMARE del 9 marzo 2010).
Il sindaco Massimo Federici e il presidente del porto Lorenzo Forcieri hanno confermato che il progetto sarà ampiamente discusso rispondendo ad una presa di posizione di Legambiente La Spezia, che ha evidenziato come «la Regione abbia deliberato con il Piano Regolatore Portuale una norma che prevede un tavolo di confronto su tutto il Piano Regolatore Portuale, ma tale tavolo non sia mai veramente decollato per la mancanza di interesse degli enti locali». «La volontà di sottoporre i progetti ad un pubblico dibattito - ha rilevato l'esponente dell'associazione ambientalista Paolo Varrella - deve essere tale da convincere i concittadini che le scelte vengono condivise, i progetti ridiscussi e/o migliorati e non già decisi all'interno del palazzo». «Un confronto sul waterfront - ha dichiarato Stefano Sarti di Legambiente Liguria - sarebbe un ottimo esempio di trasparenza e democrazia».
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«Vorremmo rassicurare gli esponenti di Legambiente circa la loro preoccupazione di vedere scarsamente dibattuto il progetto del waterfront», hanno replicato Federici e Forcieri. «Va innanzitutto premesso - hanno spiegato - che il masterplan è il frutto di quel progetto scelto nel 2007, a seguito di un concorso di progettazione internazionale, che già allora fu ampiamente discusso e apprezzato (inforMARE del 22 ottobre 2007, ndr). Ora stiamo predisponendo un fitto calendario per illustrare al maggior numero di cittadini, categorie sociali ed economiche il contenuto del masterplan che lo studio dell'architetto Llavador ha elaborato, proprio nel senso di raccogliere indicazioni, suggerimenti, perplessità e valutare eventuali proposte migliorative».
Il sindaco e il presidente dell'Autorità Portuale hanno precisato che sono già stati incontrati i rappresentanti di Confesercenti, Confcommercio, STL Sistema Turistico Locale, Consorzi Turistici, Associazione albergatori, CNA, Confartigianato, Confindustria, CGIL,CISL,UIL, che domani saranno ascoltate le circoscrizioni III, IV, V e che nelle prossime settimane seguiranno altri incontri.
«Raramente - hanno sottolineato Federici e Forcieri - si è verificato in passato un così vasto coinvolgimento della comunità e riscontriamo che i cittadini percepiscono e apprezzano lo sforzo che stiamo facendo per condividere i dettagli di un progetto che mira a rendere questa città più bella, più forte economicamente, più vivace e più vivibile, in una parola più attrattiva. Anche le associazioni ambientaliste saranno, naturalmente, invitate al confronto. Potranno così verificare che molte delle loro posizioni si basano su dati errati, come quello per cui avremmo corrisposto un milione e mezzo di euro agli architetti che hanno progettato il waterfront, o che ci sarebbero fortissimi incrementi quantitativi dei volumi edificatori. In realtà il masterplan ripropone sostanzialmente le stesse quantità previste dal piano d'area del 1998 e successivamente confermate dal Piano Urbanistico Comunale».
«La nostra intenzione - hanno concluso Federici e Forcieri - è quella di fare e di fare bene. Dobbiamo e vogliamo finalmente superare la dicotomia ambiente-sviluppo che è stata la condanna del nostro territorio. Ora è il momento di un nuova fase nella relazione tra questi due fondamentali bisogni, una nuova fase che pensiamo possa fondarsi sulla qualità delle realizzazioni, sull'eccellenza tecnologica ed ecologica, sul contributo dei migliori talenti. Ogni contributo in tal senso sarà benvenuto. Ma con altrettanta chiarezza respingiamo opposizioni pregiudiziali e preconcette, tese solo a non fare. La città ha voglia di cambiare, di recuperare un rapporto positivo con la modernità e con il futuro e non perdonerebbe ulteriori interminabili giri di valzer, che ci facessero perdere anche questa importante occasione».
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