- inforMARE - La privatizzazione di Tirrenia si concluderà come quella di Alitalia? Tale possibile esito, a suo avviso negativo, è ipotizzato dall'avvocato marittimista Francesco Saverio Lauro, partner dello Studio Legale Lauro che ha organizzato un convegno internazionale dal titolo “Shipping and the Law in the recent and current market” svoltosi ieri a Napoli. «Sulla base delle esperienze scaturite dalla recente privatizzazione di Alitalia, per cui il cittadino italiano ha pagato un grosso prezzo non soltanto come contribuente per il ripianamento dei debiti della compagnia di bandiera, ma continua tuttora a pagare in qualità di utente per le modalità del salvataggio che, con la fusione di Alitalia ed Air One, hanno di fatto annullato ogni concorrenza sul mercato nazionale - ha osservato Lauro nel corso dell'evento - c'è il rischio che anche nel caso Tirrenia possa verificarsi un fenomeno analogo. Con l'aggravante che la limitazione della concorrenza venga accoppiata ad aiuti di Stato mascherati da contributi per la gestione di pubblici servizi, quali i collegamenti invernali con alcune isole, non assegnati a seguito di gare pubbliche specifiche».
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- Intervenendo sul tema della privatizzazione di Tirrenia, il presidente di Confitarma (Confederazione Italiana Armatori), Paolo d'Amico, ha rilevato che «l'UE ha chiesto una cosa, mentre l'Italia ne sta facendo un'altra. La privatizzazione - ha spiegato - doveva avvenire linea per linea e le convenzioni andavano messe all'asta. Vedremo ora come andrà la gara».
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- Da parte sua Francesco Saverio Lauro ha sottolineato che, se le cose stessero come da lui ipotizzato, «le perplessità del presidente d'Amico sarebbero ampiamente giustificate. Occorre quindi - ha proseguito - vegliare che la giusta tutela del patrimonio umano e professionale costituito innanzitutto dai lavoratori della Tirrenia e la salvaguardia dell'occupazione, vengano coniugate con una moderna ottica imprenditoriale che non consenta in futuro a soggetti privati, come è avvenuto in passato per il soggetto pubblico, di lucrare posizioni di rendita ai danni della concorrenza, e quindi dei consumatori, ed a spese della buona gestione aziendale». (iM)
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