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Assologistica, scongiurata l'applicazione ai porti di norme generali ed improprie sulla sicurezza
L'industria privata portuale - ha sottolineato l'associazione - ha bisogno di regole trasparenti, coerenti con le specificità delle sue attività
14 marzo 2011
Assologistica ha manifestato apprezzamento per l'accoglimento, nella conversione del decreto legge “Milleproroghe” approvato nei giorni scorsi, dell'emendamento relativo alla proroga dei termini di scadenza per l'approvazione del nuovo testo di modifica del decreto legislativo 272/99 sulla sicurezza e salute dei lavoratori nell'ambito delle operazioni e servizi portuali. Tuttavia l'associazione ha auspicato che, nel contempo, la situazione di stallo che dura da due anni, sia risolta nel tempo accordato con la proroga.
Grazie all'intervento del cluster marittimo-portuale, recepito dal ministro Matteoli, dal sottosegretario Giachino e dagli uffici e direzioni generali competenti - ha spiegato oggi Assologistica - si è evitata l'applicazione ai porti di norme generali ed improprie sulla sicurezza, che ne avrebbero bloccato l'attività per un tempo indeterminabile.
Assologistica confida comunque che siano approvate rapidamente tutte le modifiche necessarie all'attuazione dello schema di regolamento, che armonizza i contenuti del decreto legislativo 272/99 sulla sicurezza del lavoro in ambito portuale con il testo unico 81/2008, che regola la materia a livello generale. La bozza dello schema - ha ricordato l'associazione - è stata definita già nel 2010 dalla direzione generale dei porti del ministero delle Infrastrutture e Trasporti di concerto con tutti le parti interessate.
«L'industria privata portuale - ha concluso Assologistica - ha bisogno, in generale, di regole trasparenti, coerenti con le specificità delle sue attività. A maggior ragione quelle sulla sicurezza e la salute dei lavoratori, che rappresentano per le aziende portuali sia un diritto fondamentale ed inalienabile dei lavoratori dei porti, sia uno strumento della leale competizione, che deve essere aiutata da un quadro normativo coerente, chiaro ed uniforme e da appropriati controlli delle autorità preposte».
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