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OOIL conferma l'intenzione di potenziare la propria flotta di portacontainer
«Gli investimenti - ha tuttavia precisato Tung - saranno realizzati progressivamente, in linea con la nostra capacità finanziaria, e saranno effettuati solo se sosterranno o aumenteranno la nostra redditività»
14 marzo 2011
Il gruppo armatoriale e logistico Orient Overseas (International) Ltd. (OOIL) ha archiviato l'esercizio 2010 con un utile netto di 1.847,4 milioni di dollari su ricavi per 6.033,4 milioni di dollari rispetto ad una perdita netta di 400,6 milioni di dollari su ricavi per 4.350,2 milioni di dollari nell'esercizio 2009. L'utile operativo è stato positivo per 918,8 milioni di dollari rispetto ad un passivo operativo di 332,2 milioni di dollari nell'anno precedente.
Il risultato netto del 2010 include proventi per 1.004,6 milioni di dollari derivanti dalla cessione di Orient Overseas Development Ltd. (OODL), il ramo d'azienda immobiliare del gruppo ( del 18 gennaio 2010). Lo scorso anno il risultato netto generato dalla filiale armatoriale Orient Overseas Container Line (OOCL), che costituisce il core business del gruppo, è stato positivo per 849,2 milioni di dollari rispetto ad una perdita netta di 375,1 milioni di dollari nel 2009.
Lo scorso anno la flotta di portacontainer di OOCL ha trasportato un volume di container pari a 4.768.000 teu, in crescita del 14,6% sull'anno precedente ( del 26 gennaio 2011). Ricordiamo che alla fine dello scorso anno il gruppo ha ordinato la costruzione di due nuove navi da 8.888 teu ( del 16 dicembre 2010) che si aggiungono ad altre sei portacontainer della medesima capacità ordinate dalla compagnia di Hong Kong al cantiere navale cinese Hudong-Zonghua Shipbuilding che saranno prese in consegna tra il 2011 e il 2014.
Ad avallare i rumors che danno per imminente un nuovo investimento di OOIL per incrementare ulteriormente la capacità della propria flotta di portacontainer oggi, commentando i risultati del bilancio 2010, il presidente di OOIL, C C Tung, ha dichiarato che, «per rimanere competitivi sia dal punto di vista della fornitura di servizi ai clienti che da quello dei costi operativi, il gruppo continuerà ad investire nelle flotte di navi e container di OOCL e nella infrastruttura terminalistica necessaria per sostenere la prevista crescita della domanda». Tuttavia Tung ha precisato che «gli investimenti saranno realizzati progressivamente, in linea con la nostra capacità finanziaria, e saranno effettuati solo se sosterranno o aumenteranno la nostra redditività». Alla fine del 2010 la flotta di portacontainer di OOCL era costituita da 84 navi (di cui 45 di proprietà) per una capacità complessiva di 383.855 teu.
«Per il 2011 - ha detto Tung - le prospettive immediate permangono positive, anche è improbabile che possa ripetersi nel 2011 il livello di crescita della domanda a cui abbiamo assistito sulle rotte est-ovest nel 2010. Quantunque nel 2011 la crescita economica globale probabilmente si affievolirà - ha aggiunto - riteniamo che la domanda e l'offerta saranno pressoché in equilibrio. Con ciò nel 2011 si dovrebbe assistere ad un ritorno ad uno schema stagionale normalizzato per quanto riguarda i volumi e i noli rispetto al 2009 e al 2010. Il gruppo - ha sottolineato Tung - continua ad essere solido dal punto di vista operativo e finanziario essendo ben capitalizzato e con sufficiente liquidità e finanziamenti per soddisfare le future esigenze». «Al 31 dicembre 2010 - ha spiegato il direttore finanziario di OOIL, Kenneth Cambie - il gruppo ha complessivamente saldi attivi liquidi per 4.132,9 milioni di dollari rispetto ad un indebitamento per 247,8 milioni di dollari rimborsabile nel 2011».
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