- L'International Salvage Union (ISU) ha recentemente diffuso il proprio ultimo rapporto annuale “Pollution Prevention Survey” relativo al 2010 che evidenzia una significativa riduzione del volume di prodotti inquinanti recuperati in mare dalle navi dei propri associati rispetto all'anno precedente. Tale decremento - ha tuttavia precisato l'ISU - è legato alla diminuzione del numero degli interventi di salvataggio e recupero operati dagli associati nel corso del 2010.
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2010 Pollution Prevention Results |
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2009 |
2010 |
% var |
Number of services |
204 |
166 |
-19% |
Crude oil salved |
743,506 |
195,300 |
-74% |
Bunker fuel salved |
99,753 |
89,367 |
-10% |
Chemicals salved |
112,740 |
32,561 |
-71% |
Other pollutants |
62,853 |
257,158 |
+309% |
Totals |
1,018,872 |
574,386 |
-44% |
All figures in tonnes |
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- In particolare, lo scorso anno sono state recuperate 574.386 tonnellate di prodotti inquinanti, con una flessione del 44% rispetto al 2009. Il deciso calo è conseguenza anche della riduzione di tonnellate di petrolio grezzo recuperate (-74%) determinata dal fatto che all'ingente volume recuperato nel 2009 - ha spiegato l'ISU - hanno contribuito le attività di salvataggio nei confronti di due grandi petroliere operate nel corso dell'anno.
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- «Queste cifre - ha commentato il presidente dell'ISU, Todd Busch - dimostrano come il nostro settore sia soggetto a variazioni da un anno all'altro; inoltre dimostrano come la fornitura di servizi di salvataggio in occasione di incidenti che coinvolgono grandi quantità di greggio possano accrescere notevolmente le cifre, come è accaduto nel 2009. Anche se i numeri sono generalmente ben inferiori rispetto a quelli dell'anno precedente - ha sottolineato Busch - ancora una volta il lavoro dei nostri associati ha contribuito a prevenire gravi e dannosi inquinamenti all'ambiente marino. Anche se ogni nave salvata non costituiva una reale minaccia per l'ambiente, non ci può essere alcun dubbio che i servizi dei nostri associati nei confronti di navi che trasportavano più di 500.000 tonnellate di potenziali agenti inquinanti siano stati di beneficio per l'ambiente. E, per fare un riferimento, nel corso dello stesso anno l'amministrazione statunitense ha stimato che circa 700.000 tonnellate di petrolio siano state riversate nel Golfo del Messico nel corso del suo più grave disastro ambientale».
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