- Lo scorso anno il gruppo terminalista tedesco Eurogate, pur avendo incrementato solo marginalmente (+1,4%) i ricavi che si sono attestati a 599,5 milioni di euro rispetto a 591,4 milioni di euro nel 2009, ha migliorato in modo più accentuato il risultato operativo (EBITDA), che è salito del 5,1% a 157,3 milioni di euro, e l'utile netto, che è aumentato del 28,9% a 61,6 milioni di euro.
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- «Nel 2010 - ha osservato il presidente del gruppo tedesco, Thomas Eckelmann - c'è stata una ripresa degli scambi mondiali che ha determinato un aumento del 5,2% della movimentazione dei volumi di container nei nostri terminal Eurogate». Ricordiamo infatti che, con esclusione dei volumi movimentati nel 2009 dalla partecipata italiana TDT da cui successivamente il gruppo tedesco è uscito, lo scorso anno Eurogate ha movimentato complessivamente 12.629.986 teu rispetto a 12.002.085 teu nel 2009 ( del 2 febbraio 2011).
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- «La ripresa complessiva dell'economia - ha spiegato Eckelmann - non è la sola causa del significativo aumento degli profitti che sono stati influenzati positivamente anche dalla nostra attenta gestione dei costi e dalla riduzione degli investimenti». Lo scorso anno, infatti, gli investimenti del gruppo sono ammontati a 24,1 milioni di euro, con una diminuzione del 75,0% rispetto a 96,7 milioni di euro nel 2009.
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- L'esercizio fiscale 2011 - ha tuttavia precisato Eckelmann - sarà dominato dalla costruzione della sovrastruttura dell'Eurogate Container Terminal Wilhelmshaven, che è previsto entri in attività nell'agosto del 2012 ( del 28 maggio 2010, ndr). Nonostante un contesto del mercato ancora difficile - ha concluso il presidente del gruppo tedesco - nel 2011 ci aspettiamo una crescita dei volumi di traffico che produca un ulteriore aumento del risultato operativo di gruppo».
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