Quotidiano indipendente di economia e politica dei trasporti
08:16 GMT+1
Ampia adesione alla manifestazione per sollecitare l'apertura dei cantieri del Terzo Valico dei Giovi
Centinaia di imprenditori, lavoratori, politici e sindacalisti al corteo organizzato da Confindustria Genova
4 luglio 2011
Tra coloro che ipotizzavano che alla manifestazione per esortare il governo a dare il via ai lavori per la realizzazione del Terzo Valico dei Giovi avrebbero partecipato “quattro gatti” e quelli che invece prevedevano una partecipazione nutrita dell'establishment imprenditoriale, politico e istituzionale di Genova e della Liguria hanno vinto i secondi.
L'opinione di inforMARE
L'invasione degli ultracorpi
Sono tra noi. Sembrano come noi, ma non sono come noi. Questa inquietante sensazione aleggiava tra i partecipanti al corteo di Confindustria Genova. Come nel lungometraggio “L'invasione degli ultracorpi”, non è la fisionomia delle persone a cambiare. Sono diverse le emozioni, che nel caso degli alieni del film erano del tutto assenti.
Anche oggi si percepiva un differente grado di emotività. Tranne qualcuno (c'è sempre chi c'è perché è opportuno esserci), tutti i partecipanti alla manifestazione erano evidentemente convinti dell'assoluta necessità di realizzare l'opera. La differenza stava tra quelli certi che non è stato fatto tutto il possibile per avviare i lavori e coloro che invece ritengono che è stato fatto e che si farà ciò che si può e che si deve fare. Non si è capito perché i secondi abbiano partecipato al corteo.
L'apprensione di Luigi Grillo per il futuro del progetto è certamente pari almeno a quella degli altri dimostranti, ma nel contempo il senatore è tra quelli serenamente tranquilli: l'opera si farà. In assenza di esponenti della comunità ecclesiale, il presidente della Commissione Lavori Pubblici, Comunicazioni del Senato, con puro spirito ecumenico, ha evidentemente voluto manifestare solidarietà agli uni e agli altri. Il sottosegretario Belsito, invece, è notoriamente un extraterrestre.
Stamani all'appuntamento delle 10.15 in piazza De Ferrari fissato da Confindustria Genova per formare un corteo diretto in Prefettura, dove consegnare un documento che sollecita Palazzo Chigi ad aprire una volta per tutte i cantieri ( del 1° luglio 2011), insieme con il presidente degli industriali genovesi Giovanni Calvini e il promotore dell'iniziativa Carlo Castellano c'era gran parte della classe dirigente delle aziende portuali genovesi e non solo.
C'erano il presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando, e il sindaco di Genova, Marta Vincenzi. C'erano - in ordine sparso e con numerose omissioni - il presidente della Camera di Commercio, Paolo Odone, il presidente dell'Autorità Portuale di Genova, Luigi Merlo, il presidente di Banca Carige, Giovanni Berneschi, l'assessore regionale alle Infrastrutture, Raffaella Paita, altri esponenti politici quali i parlamentari Marco Tullo (Pd), Enrico Musso (Pli), Luigi Grillo (Pdl) e Sandro Biasotti (Pdl), ma anche il sottosegretario alla Semplificazione normativa, Francesco Belsito. Mancava il presidente della Provincia, Alessandro Repetto. Erano presenti invece i sindacati, che avevano preannunciato la loro adesione, nonché i rappresentanti delle associazioni di categoria, come il presidente degli agenti marittimi genovesi, Giovanni Cerruti, e il presidente di Fedespedi, Piero Lazzeri, oltre ad altri manager, dirigenti e lavoratori delle principali aziende cittadine. Non mancavano neppure alcuni ambientalisti e contestatori contrari alla costruzione dell'opera ferroviaria. Erano in tutto diverse centinaia di persone che hanno occupato via Roma, percorsa per arrivare alla vicina Prefettura.
Sulla soglia della Prefettura Giovanni Calvini e Carlo Castellano hanno manifestato soddisfazione per l'esito dell'iniziativa e hanno ribadito l'importanza del progetto del valico ferroviario per l'intera economia della città e della regione.
«È stato bello - ha detto l'assessore regionale Raffaella Paita, commentando a freddo l'iniziativa - vedere in piazza una classe dirigente unita intorno all'obiettivo di sbloccare definitivamente l'iter di avvio del Terzo Valico. Istituzioni, imprenditori, sindacati e categorie, mondo del lavoro, uniti trasversalmente al di là dell'appartenenza politica, hanno dimostrato che è in atto uno scatto di reni nella città di Genova e in tutto il territorio ligure». «Realizzare il terzo valico - ha aggiunto - vuol dire aiutare l'economia ligure e aiutare anche il Paese in un momento particolarmente difficile. È il momento di chiedersi che cosa può fare la Liguria per l'Italia. La risposta sta nella posizione strategica della nostra regione, piattaforma logistica naturale del Nord Ovest, e nella sua vocazione alla portualità. In questo quadro il Terzo Valico ricopre infatti una funzione chiave per lo sviluppo economico, occupazionale e sociale, non solo a livello ligure ma nazionale».
- Via Raffaele Paolucci 17r/19r - 16129 Genova - ITALIA
tel.: 010.2462122, fax: 010.2516768, e-mail
Partita iva: 03532950106
Registrazione Stampa 33/96 Tribunale di Genova
Direttore responsabile Bruno Bellio Vietata la riproduzione, anche parziale, senza l'esplicito consenso dell'editore