- Domani alle ore 11.30 l'Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI), presso i propri uffici a Roma, incontrerà i sindacati Cgil, Cisl e Uil per discutere del rilancio della cantieristica italiana. La riunione è stata chiesta dal sindaco di Genova, Marta Vincenzi, delegata ANCI alle città portuali, che ha sottolineato la necessità di «lavorare, ciascuno secondo le rispettive competenze e responsabilità, all'individuazione di investimenti ed incentivi per la ricerca e l'innovazione in modo da delineare una prospettiva che punti ad aumentare la competitività della produzione e quindi a garantire e rilanciare l'occupazione, al fine di superare le attuali difficoltà del comparto e consolidare le politiche industriali finalizzate al rilancio della cantieristica navale italiana».
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- È essenziale - ha rilevato Marta Vincenzi - «avviare una seria riflessione sul futuro delle attività portuali nel nostro Paese, a seguito del ritiro del piano industriale di Fincantieri che prevedeva la chiusura degli stabilimenti di Castellammare di Stabia e di Sestri Levante, il ridimensionamento anche delle altre importanti sedi, compreso quello di Porto Marghera e la conseguente perdita di migliaia di posti di lavoro».
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- Inoltre l'ANCI ha chiesto un incontro urgente al presidente del Consiglio Berlusconi e ai ministri Romani e Matteoli «per mettere in evidenza - hanno scritto nella lettera inviata ai rappresentanti del governo il presidente facente funzioni dell'ANCI, Osvaldo Napoli, e la stessa Marta Vincenzi - l'importanza della cantieristica e delle riparazioni navali nell'economia del mare e delle città portuali».
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- Dopo aver sottolineato che «il perdurare della crisi che ha investito la cantieristica navale, richiede risposte immediate oltre che la previsione di una politica industriale strategica che punti al rafforzamento strutturale del settore, in linea con la regolamentazione dell'Unione Europea relativa allo spazio marittimo e costiero comunitario» i due esponenti dell'ANCI hanno evidenziato come sia «sempre più urgente e necessario un intervento di carattere nazionale, al fine di superare le attuali difficoltà del comparto della cantieristica pubblica (Fincantieri e Invitalia) legato all'acuirsi della crisi, in modo da affrontare da un lato l'individuazione di investimenti ed incentivi per la ricerca e l'innovazione, e dall'altro lo sviluppo di nuovi settori oltre quelli tradizionalmente ricompresi».
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- «In tal senso - hanno scritto Napoli e Vincenzi - riteniamo essenziale l'approccio di una politica integrata sui porti italiani attraverso il dialogo fra tutti gli attori interessati alle attività portuali, comprese le città. Prescindere da questo metodo di confronto significa per il nostro Paese non riuscire a cogliere le opportunità contenute nella crescente domanda di trasporto, nelle importanti mutazioni tecnologiche, negli imperativi ambientali e nelle regole comunitarie particolarmente attente in materia di trasparenza e di concorrenza».
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- I rappresentanti dell'ANCI hanno pertanto chiesto un incontro e un rinnovato impegno del governo all'insegna della valorizzazione delle città e di una nuova cooperazione interistituzionale «al fine - hanno spiegato Napoli e Vincenzi - di contribuire, come città, alla definizione delle misure di rilancio e di sviluppo della portualità, con la previsione di una ricaduta diretta sui territori in termini occupazionali e di crescita economica, nonché di migliorare la cooperazione fra l'attività portuale e la vita urbana».
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