- UCINA Confindustria Nautica manifesta fiducia circa la prossima modifica della tassa di stazionamento sulla base delle proposte presentate dall'associazione della nautica italiana. L'emendamento firmato dai senatori Grillo e Cutrufo contenente le istanze del settore nautico - ha spiegato UCINA - è stato approvato nella tarda serata di ieri durante la seduta della 10ª Commissione del Senato Industria, Commercio e Turismo.
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- UCINA ha ricordato che le proposte dell'associazione al governo prevedono la trasformazione dell'attuale imposta da tassa di stazionamento a tassa di possesso sul bene e da tassa giornaliera a tassa annuale ed estensione della tassa di stazionamento a tutti i possessori italiani di imbarcazioni e navi, anche se con bandiera estera. E ancora, rimodulazione degli importi dell'imposta per renderli meno impattanti per il comparto, esclusione della tassazione sulle unità di proprietà degli stranieri, per i natanti e per le unità delle imprese di noleggio e locazione.
- Un'ulteriore norma contenuta nell'emendamento - ha spiegato UCINA - agevola la permanenza delle grandi unità di stranieri nelle nostre acque, non richiedendo più l'assunzione della bandiera italiana e riallineando quindi la nostra normativa a quella francese. Inoltre sono attese ulteriori semplificazioni riguardanti il noleggio di imbarcazioni (10-18 metri), presentate e sostenute dal senatore Enrico Musso.
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- Auspicando che l'iter legislativo prosegua il suo corso senza intoppi, il presidente di UCINA Confindustria Nautica, Anton Francesco Albertoni, ha affermato che «il governo ha valutato approfonditamente e con molta attenzione le nostre istanze prima di recepirle, e di questo devo dare atto al ministro Passera e ai sottosegretari Improta, Malaschini e Polillo. In particolare - ha aggiunto - la parametrazione annuale, che ha consentito l'abbattimento delle aliquote originarie, pur rispettando il vincolo del gettito complessivo, l'agevolazione delle nuove immatricolazioni, per dare un segnale concreto al mercato e infine la tutela, tramite il criterio di vetustà, dei possessori di barche usate da almeno cinque anni. Pur perdurando un contesto economico assai difficile che non favorisce la ripresa del settore - ha concluso Albertoni - questo complesso di interventi rappresenta per tutti gli esponenti del cluster marittimo un'iniezione di fiducia in quanto sancisce un riconoscimento da parte del governo dell'importanza dell'industria nautica e del contributo che essa può dare al paese anche in termini di indotto e occupazione».
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