- Il gruppo crocieristico americano Royal Caribbean Cruises Ltd. (RCCL), che opera con i marchi Royal Caribbean International, Celebrity Cruises, Azamara Club Cruises, Pullmantur, CDF Croisières de France e TUI Cruises, sta notevolmente incrementando la propria presenza nel bacino del Mediterraneo e in particolare in Italia, dove quest'anno - oltre che da Civitavecchia, Venezia e Genova - offrirà partenze anche dai porti di Bari e Messina, scali ai quali nel 2013 si affiancherà il sesto porto d'imbarco di Napoli.
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- Oggi nella sede dell'Autorità Portuale di Genova il direttore generale di RCL Cruises Ltd. - Italia, Gianni Rotondo, ha presentato le nuove iniziative del gruppo a cominciare da quelle per il porto del capoluogo ligure, nel quale quest'anno con il solo marchio Royal Caribbean International raddoppierà gli scali salendo dai sette del 2011 ai 15 programmati nel 2012 con l'ammiraglia di Mariner of the Seas, per un totale di circa 57.000 passeggeri movimentati. Inoltre approderanno a Genova anche due navi due gemelle di Celebrity Cruises: Celebrity Eclipse e Celebrity Silhouette. Quest'anno le tre navi realizzeranno nello scalo genovese un traffico di circa 70.000 passeggeri, ben 43.000 in più rispetto al 2011, con un corrispondente aumento del ritorno economico sull'indotto dell'intero territorio.
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- Di ritorno economico delle crociere si è parlato diffusamente nell'incontro odierno, che è stato occasione per la presentazione del primo rapporto dell'Osservatorio Crocieristico Territoriale Italiano (OCTI), gruppo di lavoro composto da Lara Penco, Giorgia Profumo e Massimo Albanese che è nato lo scorso anno dalla collaborazione tra la Facoltà di Economia dell'Università degli Studi Genova e RCCL. Il rapporto prende in esame non solo le spese dirette delle compagnie e dei passeggeri che scendono a terra, ma anche gli aspetti legati alla valorizzazione del territorio generata dagli approdi delle navi da crociera a Genova.
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- Il rapporto evidenzia che per ogni toccata a Genova RCCL ha speso circa 56.000 euro, per un totale di circa 395.000 euro per la stagione 2011, cifra che comprende spese portuali per la nave, per i passeggeri, per l'organizzazione del terminal e per le attività di organizzazione turistica sul territorio.
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- Nel corso della stagione 2011 RCCL ha alimentato nello scalo genovese un traffico complessivo di circa 24.500 persone, di cui 8.900 in imbarco e 15.600 in transito. Gli “escursionisti”, cioè coloro che hanno acquista un'escursione offerta dalla compagnia, e i “transiti liberi” sono stati pari rispettivamente a circa 2.500 e 13.100 unità. OCTI ha realizzato un sondaggio intervistando 208 crocieristi, di cui 147 passeggeri di transito (42 escursionisti e 105 transiti liberi) e 61 passeggeri imbarcatisi a Genova. La spesa media per categoria di croceristi è risultata la seguente: imbarchi 85 euro pro capite (cifra che si innalza a 194 euro se il crocierista opta per soggiornare una notte a Genova); transiti liberi 40 euro; escursionisti 25 euro (si tratta di spese extra-escursione). Per ogni scalo si stima pertanto che complessivamente i crocieristi abbiano speso circa 800.000 euro.
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- Il rapporto conclude quindi che, a fronte della spesa diretta di RCCL (395.000 euro) e dei crocieristi (circa 800.000 euro), la spesa diretta complessiva generata dalla stagione crocieristica 2011 sul territorio della Provincia di Genova ha sfiorato 1,2 milioni di euro.
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- Diversi sono anche gli elementi individuati come utili per contribuire alla valorizzazione del capoluogo ligure. Tra questi l'immagine del territorio genovese rappresentata nei sette milioni di cataloghi distribuiti nei principali Paesi in cui opera la compagnia crocieristica. L'Osservatorio ha stimato in oltre 17 milioni di persone il pubblico raggiunto dai cataloghi, di cui quasi 12,5 milioni di persone adulte, e in circa due milioni il numero dei potenziali “interessati” che riescono a conoscere Genova mediante la comunicazione di RCCL.
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- Oltre che su Genova, la strategia di penetrazione nel mercato sudeuropeo di RCCL spazia in tutto il bacino mediterraneo, area in cui ormai il gruppo americano vanta una solida presenza: «il numero delle nostre toccate in Italia e nel Mediterraneo - ha confermato Gianni Rotondo - è equivalente a quello dei due principali competitor: Costa e MSC».
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- Nella stagione 2012 in Italia il gruppo Royal Caribbean utilizzerà per la propria flotta, oltre ai cinque porti di imbarco di Bari, Civitavecchia, Genova, Messina e Venezia, anche 17 porti di scalo, per un totale di 22 porti contro i 19 del 2011 e per complessivi 698 scali rispetto a 689 nel 2011.
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- Il primo porto di scalo del gruppo rimane Civitavecchia (con 193 toccate), seguito da Livorno (103), Venezia (99), Napoli (93), Messina (38), Bari (33), Genova (19), Sorrento (19), Capri (18), Catania (17), Salerno (16), Amalfi (15), Ravenna (10), Portofino (5), Cagliari (4), Palermo (2), Portoferraio (2) e La Spezia (1). Inoltre entrano nella programmazione RCCL gli scali di Brindisi (4), Portovenere (3), Trapani (2), Porto Cervo (1) e Porto Empedocle (1). Le navi del gruppo americano che quest'anno effettuano scalo in Italia sono 19 contro le 17 del 2011.
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