- Ieri a Roma, presso l'aula Paolo VI della Pontificia Università Lateranense, si è tenuto un seminario sul tema “La tutela della vita umana dagli attacchi di pirateria: verso un percorso formativo per i naviganti” organizzato da Osdife (Osservatorio sulla sicurezza e difesa CBRNe) e dall'Università di Roma Tor Vergata.
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- Nel corso dell'incontro è stato presentato un progetto formativo ideato dal contrammiraglio Giovanni Galatolo, già comandante della Centrale operativa nazionale della Guardia Costiera, che ha l'obiettivo di colmare una lacuna dell'attuale sistema di protezione delle navi italiane sulle rotte infestate dalla pirateria. Il progetto MAG (Metodo Antipirateria Galatolo), che la genovese Enterprise Shipping Agency ha inserito tra i servizi professionali offerti alle flotte che operano sulle rotte minacciate dai pirati, prevede l'affiancamento agli interventi strutturali di protezione della nave dagli abbordaggi e alle difese armate dei nuclei militari di un intervento addestrativo specialistico a bordo per rendere l'equipaggi consapevoli dei pericoli e in grado di autoproteggersi sul piano materiale e psicologico. La formazione, dunque, come pilastro della protezione a complemento delle tecnologie di difesa e del potere deterrente delle scorte armate.
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- Nel corso del convegno sono intervenuti tra gli altri Roberto Mugavero, presidente di Osdife, Luca Sisto, dirigente di Confitarma, l'ammiraglio Ferdinando Lolli, già comandante generale del Corpo delle Capitanerie di Porto, il senatore Luigi Ramponi, già comandante generale della Guardia di Finanza, Padre Ciceri dell'Apostolato del mare e il comandante Chiappetta dello Stato maggiore della Marina Militare.
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