- L'attività della società terminalista olandese Amsterdam Container Terminals (ACT), che è stata caratterizzata dalla difficoltà di acquisire stabilmente rilevanti o almeno sufficienti quote di traffico dopo la cancellazione degli scali al container terminal del porto di Amsterdam delle navi della Grand Alliance all'inizio del 2010, cesserà definitivamente il prossimo 1° gennaio.
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- La decisione è stata assunta dal gruppo Hutchison Port Holdings (HPH), che ha assunto il controllo del terminal olandese nel 2008 tramite uno share swap agreement con il gruppo armatoriale giapponese NYK e che lo ha ribattezzato ACT abbandonando la precedente denominazione di Ceres Paragon Terminals (CPT) ( del 22 dicembre 2008 e 19 marzo 2009). HPH detiene tra l'altro il 98% del capitale azionario di Europe Container Terminals (ECT), la società terminalista olandese che gestisce container terminal nel porto di Amburgo e altre strutture terminalistiche in Olanda, Belgio e Germania.
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- La cessazione dell'attività comporterà la perdita del lavoro per gli ultimi 32 dipendenti di ACT dopo che nel 2010, a seguito del calo dell'attività determinato dall'abolizione degli scali ad Amsterdam del servizio EU1 della Grand Alliance ( del 17 novembre 2009), l'organico dell'azienda era stato ridotto di circa 70 unità.
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- Il presidente e amministratore delegato dell'Autorità Portuale di Amsterdam, Dertje Meijer, ha espresso rincrescimento per l'annuncio della cessazione dell'attività, ma ha ammesso che «si è rivelato impossibile gestire il terminal in maniera redditizia». L'ente portuale olandese ha sottolineato che il traffico containerizzato oceanico rappresenta comunque una quota limitata dell'attività del porto di Amsterdam, che è incentrata principalmente sui prodotti energetici come il carbone, gli idrocarburi e i biocombustibili: sui 38,3 milioni di tonnellate di merci movimentate dallo scalo nella prima metà del 2012 (+2% sul primo semestre 2011) le merci containerizzate sono ammontate a sole 1,6 milioni di tonnellate (+12%).
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- Il terminal di Amsterdam Container Terminals dispone di due banchine per un totale di 1.415 metri lineari di accosti con profondità del fondale di -15 metri e di aree per 54,2 ettari. L'impianto ha una capacità di traffico annua pari a 1,2 milioni di container teu. L'Autorità Portuale ha confermato l'avvenuta vendita delle gru di banchina di ACT ed ha reso noto che quattro delle nove gru del terminal saranno rimosse nel corso di questo mese. L'ente ha tuttavia sottolineato che il terminal, che è situato nell'area portuale Amerikahaven, potrà essere utilizzato per altre attività commerciali.
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