- Ieri presso la Regione Calabria si è tenuta una riunione della task force per la zona economica speciale (ZES) per il porto di Gioia Tauro, iniziativa che prevede di dotare lo scalo calabro di una zona in cui poter adottare specifiche leggi finanziarie ed economiche con l'obiettivo di stimolare una rapida crescita economica attirando investitori stranieri.
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- «Le Zone Franche-Zone Economiche speciali con forti defiscalizzazioni - ha sottolineato la vicepresidente della Regione, Antonella Stasi, che ha presieduto l'incontro - sono anche il punto forte del piano in sei punti proposto dal cancelliere della Germania Angela Merkel per gli Stati europei in particolare crisi, quindi anche per l'Italia. Il piano, nelle sue linee essenziali è stato pubblicato nel periodico “Der Spiegel”, ed in Europa ci sono già esempi che dimostrano la possibilità di adottare questi provvedimenti speciali per favorire lo sviluppo di aree disagiate, dunque, defiscalizzazioni degli investimenti, dei profitti e dei principali costi, darebbero un vantaggio competitivo per attirare capitali, tecnologie, commerci creando ricchezza e soprattutto lavoro».
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- Antonella Stasi ha reso noto che è intenzione del presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti, «avviare in breve tempo tutte le procedure necessarie al fine di presentare al governo nazionale la proposta di “Gioia Tauro Zona Economica Speciale” affinché vengano avviate dall'Italia velocemente le trattative con la Commissione Europea per l'approvazione del piano che la Regione Calabria ha già preparato». Il piano prevede che la ZES nell'area di Gioia Tauro potrebbe interessare sia la zona franca attualmente esistente che le aree industriali e portuale, in totale fino ad un massimo di 740 ettari.
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- Alla riunione hanno partecipato il presidente dell'Autorità Portuale di Gioia Tauro, Giovanni Grimaldi, Domenico Bagalà (MCT), Marco Simonetti (Contship Italia), Francesco De Bonis (IcoBlg), Angelo Bilotta (Sea Work Service), Gualtiero Tarantini (Saimare) e i dirigenti regionali dei dipartimenti Attività produttive e Affari comunitari.
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