- Positivo l'esito della missione in India effettuata a partire dal 19 settembre da una delegazione composta dalle Autorità Portuali di Livorno e Piombino, dalla Camera di Commercio di Livorno, dalle associazioni di categoria delle imprese terminalistiche (Assoterminal), degli spedizionieri (Spedimar) e degli agenti maritimmi (Asamar). In particolare, c'è in vista un possibile accordo con i porti di Jawararlal Nehru e Chennai focalizzato sullo scambio dei know-how nel campo della gestione infrastrutturale, dei sistemi di port community e delle politiche di port management.
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- «Fino ad oggi - ha spiegato il dirigente promozione e relazioni esterne dell'Autorità Portuale livornese, Gabriele Gargiulo - il porto di Chennai aveva stretto accordi di cooperazione soltanto con due porti: quello di Halifax, in Canada, e quello di Zeebrugge, in Europa. Ora anche con noi potrebbe essere avviata un'intesa strategica per la definizione di un memorandum of understanding. Aspettiamo il via libera dai ministeri competenti».
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- Grazie a questa missione - ha aggiunto Gargiulo - «siamo riusciti ad attivare dei canali di comunicazione sia con le istituzioni (ministeri e ambasciata italiana) che con gli operatori. Abbiamo presentato il porto di Livorno, che in India non era conosciuto. Per noi si tratta di una prima assoluta: il nostro scalo ha tutte le carte in regola e può diventare un punto di riferimento per gli scambi commerciali tra lo Stato indiano e i mercati del Triveneto e dell'Italia centrale».
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- La missione aveva anche lo scopo di gettare le basi per l'attivazione di nuove linee di traffico. «L'India - ha rilevato Roberto Alberti, presidente di Spedimar, che ha partecipato alla missione - ha bisogno di gente che investa nella realizzazione delle grandi infrastrutture e ha bisogno di ampliare l'orizzonte dei propri traffici sul fronte del project cargo e del breakbulk, tipologie commerciali in cui Livorno eccelle».
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- «L'India - ha confermato il presidente della Camera di Commercio di Livorno, Roberto Nardi - è una realtà complessa che merita la nostra dedizione per implementare i rapporti economici. Ci sono enormi spazi commerciali da sfruttare. Il prossimo step sarà quello di andare a convincere gli armatori dell'opportunità di attivare una linea diretta su Livorno».
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