- Sabato alla Fiera di Genova, alla presenza del viceministro alle Infrastrutture e Trasporti, Mario Ciaccia, si terrà la cerimonia inaugurale della 52ª edizione del Salone Nautico Internazionale, manifestazione in programma fino domenica 14 ottobre che sarà aperta tutti i giorni dalle ore 10.00 alle 18.30 con un'apertura serale prevista esclusivamente sabato 6 ottobre fino alle 22.30 con uno speciale programma di intrattenimento per il pubblico.
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- Alla cerimoniale inaugurale non parteciperanno gli imprenditori della nautica italiana presenti al Salone. Con l'assenza degli industriali del settore al cerimoniale d'inaugurazione e con una lettera del presidente Anton Francesco Albertoni al primo ministro, Mario Monti, UCINA Confindustria Nautica intende esprimere lo stato di profonda prostrazione di un settore che ha visto azzerare il mercato nazionale e la perdita di 20.000 posti di lavoro nell'indifferenza - sottolinea l'associazione - della politica e nell'immobilismo delle istituzioni.
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- Alle istituzioni UCINA Confindustria Nautica chiede infatti «una politica di sviluppo che passi per la soluzione di problemi di natura amministrativa, l'istituzione di un registro delle imbarcazioni da diporto, la riduzione delle spese derivanti dal moltiplicarsi e il sovrapporsi di ben sette corpi di polizia in mare e la destinazione di quelle risorse a politiche di sviluppo, una gestione del demanio che sappia valorizzare le imprese del settore senza vessarle, ma soprattutto l'eliminazione del pregiudizio culturale a cominciare proprio dagli organi dello Stato, senza il quale qualsiasi riforma normativa difficilmente esplicherà i suoi effetti».
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- UCINA evidenzia che il fatturato globale del settore è sceso dai 6,4 miliardi di euro del 2008 ai 3,4 miliardi di euro del 2011, con un crollo dell'80% della produzione per il mercato interno e una riduzione della forza lavoro stimata in circa 20.000 addetti. Questi - precisa l'associazione dei cantieri nautici italiani - «sono solo alcuni dei numeri che testimoniano l'elevato livello di sofferenza di un comparto che rimane aggrappato ai mercati esteri e rappresenta tuttora la quinta forza dell'export italiano».
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- «I dettagli dei numeri - specifica Albertoni, che è intervenuto oggi alla presentazione del Salone presso la sede della Camera di Commercio di Genova - saranno resi noti in occasione della presentazione della Nautica in Cifre, ma è noto lo stato del comparto: abbiamo un export che tiene, a fronte di un mercato nazionale crollato di oltre l'80%. Non è dunque la crisi economica che fa chiudere le nostre aziende, ma sono le storture tipiche del nostro Paese».
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- Nella lettera al governo a firma del presidente Albertoni, UCINA ha espresso il «profondo disagio di una classe di imprenditori coraggiosi, ma ormai allo stremo delle proprie forze e spaventati per un domani che al momento offre poche certezze. A queste condizioni - precisa UCINA - il prossimo anno il Salone Nautico non lo potremo più fare».
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- «Per questo motivo, oltre alla scelta degli imprenditori di non partecipare al tradizionale alzabandiera - spiega Albertoni - i nostri soci usciranno dai loro stand al passaggio del corteo a rappresentare simbolicamente il vuoto che sta davanti a noi». «Una protesta silenziosa - precisa UCINA - che non chiude alla volontà di mantenere aperto un dialogo con le istituzioni non solo nazionali, incontrandole già all'assemblea pubblica che non a caso è stata prevista al posto dei tradizionali discorsi inaugurali, per un confronto dal quale UCINA si aspetta una presa di coscienza di cosa la nautica rappresenti per il Paese, per questa regione e per Genova».
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- Alla 52° edizione del Salone Nautico Internazionale saranno presenti 900 espositori; più di 1.400 saranno le barche esposte su una superficie di oltre 200mila metri quadri fra quattro padiglioni, ampie aree all'aperto e due marine attrezzate in un layout rinnovato.
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