- Ad un anno dalla costituzione della The G6 Alliance, formata dalle compagnie armatoriali APL, Hapag-Lloyd, Hyundai Merchant Marine (HMM), Mitsui O.S.K. Lines (MOL), Nippon Yusen Kaisha (NYK) e Orient Overseas Container Line (OOCL) per coordinare le attività delle rispettive flotte di portacontainer impiegate sulle rotte tra Asia ed Europa ( del 20 dicembre 2011), le sei compagnie hanno deciso di ampliare lo scopo della collaborazione ai traffici transpacifici e, in particolare, alle linee tra l'Asia e la costa orientale del Nord America realizzate sia attraverso il canale di Panama che attraverso il canale di Suez.
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- Su tali rotte transpacifiche le sei compagnie impiegheranno complessivamente oltre 50 navi che toccheranno quasi 30 porti in Asia, Nord America (East Coast), Canada, America Centrale, Caraibi, subcontinente indiano, Mediterraneo e Medio Oriente.
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- L'estensione della cooperazione sarà attuata a partire dal prossimo maggio con l'avvio di sei servizi coordinati che collegheranno i porti asiatici con i porti della costa est nordamericana, di cui tre realizzati via il canale di Suez e tre via Panama.
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- Le sei compagnie hanno lanciato un simbolico guanto di sfida alle alleanze armatoriali The New World Alliance e Grand Alliance, sempre che di confronto competitivo si possa parlare dato che la The New World Alliance è costituita da tre compagnie della G6, cioè APL, HMM e MOL, e la Grand Alliance è formata dalle tre altre compagnie della G6: Hapag-Lloyd, NYK e OOCL. La G6 ha specificato che «i sei servizi coordinati offriranno una più intensa frequenza di partenze rispetto a quella attualmente offerta da The New World Alliance e Grand Alliance messe assieme» e ha infatti spiegato che «le sei rotazioni sono il risultato della fusione e della revisione di numerosi attuali servizi offerti autonomamente dalle due alleanze». G6 ha precisato che la nuova offerta «include un servizio del tutto nuovo allo scopo di formare un network transpacifico globale e competitivo».
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