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Il porto di Gioia Tauro, dopo l'accordo con New York, si allea anche con Shanghai per promuovere la rotta marittima Est-Ovest via Suez
Le istituzioni dei tre porti avvieranno una campagna per incentivare la rotta attraverso il Mediterraneo come alternativa a quella transpacifica
6 febbraio 2013
L'Autorità Portuale di Gioia Tauro e la Shanghai International Port (Group) Co. (SIPG), la società che gestisce i terminal portuali pubblici del porto di Shanghai, hanno sottoscritto un accordo di gemallaggio. L'intesa è stata siglata oggi negli uffici della società portuale cinese a Shanghai alla presenza di rappresentanti della Port Authority of New York and New Jersey, con cui un anno fa l'ente portuale italiano ha stretto un analogo accordo di collaborazione ( del 27 gennaio 2012).
Il nuovo accordo rappresenta il completamento di una strategia che ha l'obiettivo di favorire e incentivare la crescita degli scambi commerciali tra Asia, Mediterraneo e la costa orientale degli Stati Uniti con il porto di Gioia Tauro quale hub di riferimento e con l'utilizzo della rotta del canale di Suez che, rispetto ai collegamenti transpacifici - ha sottolineato l'ente portuale calabrese - offre maggiori garanzie in termini di efficienza ed affidabilità.
Grazie alle due intese sottoscritte a New York e a Shanghai, le tre istituzioni portuali avvieranno una vasta campagna promozionale al fine di incentivare la rotta di Suez come alternativa a quella transpacifica. In questa ottica, svilupperanno campagne di presentazione dei rispettivi porti e produrranno studi commerciali sulle coordinate Oriente-Occidente in merito al maggiore utilizzo della via Suez all'interno delle rotte di navigazione internazionale.
Alla cerimonia odierna di sottoscrizione dell'accordo hanno preso parte per il porto di Gioia Tauro, il segretario generale dell'Autorità Portuale, Salvatore Silvestri, che ha firmato il gemellaggio, accompagnato da Domenico Bagalà, amministratore delegato della società terminalista Medcenter Container Terminal (MCT); per l'Autorità portuale di Shanghai ha firmato l'intesa il direttore generale Zhang Lin accompagnato da Sandy Wong, exchange and cooperation division; per l'authority portuale statunitense ha preso parte alla cerimonia Mu Lan, chief representative della Port Authority di New York a Shanghai. Inoltre all'incontro istituzionale ha partecipato anche il console generale dell'Italia a Shanghai, Vincenzo De Luca.
«Siamo lieti - ha dichiarato il direttore generale della Port Authority di Shanghai Zhan Lin - d'aver raggiunto questo obiettivo. Si tratta di un accordo di cooperazione che pone le basi per una crescita comune. Gioia Tauro - ha precisato - è l'unico porto italiano con il quale abbiamo stretto un accordo di questo genere».
«Abbiamo avviato - ha commentato il segretario generale dell'Autorità Portuale di Gioia Tauro, Salvatore Silvestri - un percorso sinergico con i porti internazionali più importanti al mondo, grazie anche alla centralità del porto di Gioia Tauro. Il nostro prossimo appuntamento ci vedrà, nuovamente insieme, a Gioia Tauro nel prossimo mese di giugno. Avremo il piacere di ricevere l'Autorità Portuale di Shanghai e quella di New York con operatori di settore che vorranno visitare Gioia Tauro. Sarà l'occasione, altresì, per lavorare in sinergia con le istituzioni locali, in primis con la Regione Calabria che ha posto tra le proprie priorità lo sviluppo e il sostegno del nostro scalo».
Nel corso della cerimonia Silvestri ha illustrato le peculiarità del porto di Gioia Tauro, rivolgendo principalmente l'attenzione alle opportunità che lo scalo italiano è in grado di offrire a possibili investitori internazionali. Inoltre si è soffermato sulla programmazione infrastrutturale di sviluppo che l'Autorità Portuale ha messo in campo a sostegno dell'ulteriore crescita dello scalo: in particolare Silvestri ha illustrato il progetto del gateway ferroviario inserito, tra quelli di particolare rilevanza strategica, nell'Accordo di Programma Quadro sottoscritto dalla Regione Calabria, dall'Autorità Portuale e da RFI. «Si tratta - ha spiegato Silvestri - di un terminal intermodale chiamato ad intercettare i traffici tra l'Estremo Oriente e l'Europa». Silvestri ha menzionato anche un altro importante progetto, in via di redazione, per la realizzazione di una piattaforma integrata multimediale: «sarà - ha specificato - un innovativo sistema di comunicazione messo a disposizione degli enti pubblici, degli operatori portuali e degli utenti del porto. La piattaforma faciliterà, dopo aver mappato l'intera area portuale, attraverso un impianto di collegamento a banda larga, la trasmissione di documenti e le relative comunicazioni per garantire, in questo modo, lo snellimento delle pratiche burocratiche».
Silvestri si è quindi soffermato sulle opportunità offerte ai possibili investitori stranieri dalla Zona Franca dell'area portuale di Gioia Tauro. «Le zone franche non intercluse, come è appunto quella del nostro scalo - ha evidenziato Silvestri - rappresentano una tipologia particolare, concepita in modo da non essere gravata da recinzioni e punti di accesso posti dallo Stato, dalle formalità e dai controlli tipici delle zone franche tradizionali, con formalità e obbligazioni doganali semplificate e applicabili secondo le modalità del regime del deposito doganale». Silvestri ha anche anticipato ai presenti il progetto della Regione Calabria riguardante la trasformazione della Zona Franca Doganale in una vera e propria Zona Economica Speciale dove si potrà beneficiare di importanti agevolazioni fiscali, sottolineando che l'attuale dimensione della Zona Franca di 80 ettari verrà estesa fino ad arrivare a 700 ettari.
Nel suo intervento l'amministratore delegato della MCT del gruppo Contship Italia ha rilevato come l'analisi dei punti di forza del porto di Shanghai, che è il primo porto del mondo (32 milioni teu 2012) ed è integrato con una delle zone economiche speciali più importanti del pianeta (Waigaoqiao 10 chilometri quadri , 250.000 occupati, più di duemila aziende insediate dall'anno di apertura, il 1995, che curiosamente coincide con quello di inizio dell'attività al porto di Gioia Tauro), «confermi la fondamentale importanza che riveste la disponibilità di una zona economica speciale alle spalle del porto per lo sviluppo del territorio in termini di progresso ed occupazione. Gioia - ha rilevato Domenico Bagalà - è oggi l'unico hub internazionale a non avere una zona logistico/industriale realmente operativa ad esso collegata. Grazie al traffico di transhipment il terminal di Gioia rende accessibili direttamente tutti i mercati del mondo offrendo collegamenti settimanali con 120 porti. Questa - ha osservato il manager di Medcenter Container Terminal - è una condizione necessaria, ma purtroppo non sufficiente per attrarre nell'area investimenti diretti esteri. L'ottenimento dello status di Zona Economica Speciale - ha sottolineato - non è più procrastinabile e rappresenta l'unica via, insieme alla promozione del traffico su ferro, per lo sviluppo dell'area retroportuale di Gioia Tauro che è l'hub naturale per il centro sud del Paese e che, è utile ricordare, conta tanti abitanti quanto l'Australia».
«L'Italia - ha ricordato il console generale d'Italia a Shanghai, Vincenzo De Luca - è il terzo partner mondiale per i porti commerciali con la Cina. È, quindi, indispensabile trovare soluzioni ottimali in termini di costi e tempi di transito per collegare Shanghai e i porti italiani. Questo accordo va esattamente nella direzione auspicata».
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