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Confetra sollecita un intervento politico sui costi minimi dell'autotrasporto
C'è bisogno - spiega la Confederazione - di certezza nei rapporti commerciali nella filiera del trasporto merci
20 marzo 2013
Secondo Confetra (Confederazione Generale Italiana dei Trasporti e della Logistica), «l'ingente contenzioso instauratosi a seguito dell'introduzione dei cosiddetti costi minimi dell'autotrasporto, oggi culminato con il rinvio di tutta la materia alla Corte Costituzionale e alla Corte di Giustizia Europea, rende non più procrastinabile un intervento politico che riporti certezza nei rapporti commerciali nella filiera del trasporto merci».
Nei giorni scorsi il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio ha rinviato tale questione all'organismo giudiziario dell'UE ( del 18 marzo 2013) e, secondo Confetra, «l'attuale stallo giudiziario porterà di fatto ad un blocco delle cause pendenti, in attesa dei verdetti delle supreme Corti».
«Confetra e Confindustria - ha ricordato il presidente della Confetra, Fausto Forti - hanno presentato pubblicamente nel convegno del 13 febbraio scorso una proposta diretta a superare l'anomalia tutta italiana dei costi minimi, garantendo nel contempo un equilibrio nei rapporti commerciali fra committenti e vettori, all'interno di un mercato concorrenziale e rispettoso della legalità». «Le forze politiche, proprio in questo delicato momento economico e istituzionale - ha sottolineato Forti - dovrebbero considerare una priorità la ricerca di una soluzione per questo settore strategico per l'economia del Paese».
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