- . Esprimendo profondo cordoglio per la tragedia occorsa nella notte tra martedì e mercoledì nel porto di Genova, quando una nave ha urtato contro la Torre Piloti provocandone il crollo nel quale sono morte sette persone, quattro sono state ferite e due risultano ancora disperse, l'associazione ha manifestato anche forti preoccupazioni: «se in Europa le infrastrutture portuali crescono al crescere delle dimensioni delle navi che vi transitano - ha spiegato il presidente di Assologistica, Carlo Mearelli - in Italia si resta statici ed i nostri porti rischiano di diventare sempre più piccoli, e quindi pericolosi, al crescere delle stazze che li scalano. Questa tragedia - ha rilevato Mearelli - dimostra anche che, sebbene le manovre in entrata e in uscita delle navi dalle nostre banchine possano essere assistite correttamente dai servizi dedicati a questo, l'imprevisto che può tramutarsi in dramma è sempre dietro l'angolo. Diventa, quindi, doveroso interrogarsi sul perché sia stata eretta sul mare, a breve distanza dalla poppa delle navi in manovra, la costruzione che ospitava piloti e Capitaneria, in totale assenza di sicurezza».
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- Assologistica ha quindi chiesto al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi, «che a questo tragico accadimento faccia seguire provvedimenti che affrontino lo sviluppo del nostro sistema portuale in termini di effettiva agibilità dei porti e di sostanziale adeguamento infrastrutturale».
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