- Il governo israeliano ha annunciato oggi la pubblicazione, attraverso l'agenzia governativa Israel Ports, dei bandi di gara internazionali per la creazione di nuove aree portuali ad Ashdod e Haifa, denominate rispettivamente porto di Hadarom e porto di Hamifratz. Il termine per la presentazione delle offerte è il prossimo 3 novembre.
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- «Questo - ha dichiarato il primo ministro Benjamin Netanyahu - è un giorno di festa per Israele, un giorno molto felice e direi anche emozionante per me». Il premier ha ricordato che in passato, come ministro delle Finanze, aveva lavorato infatti alla privatizzazione dei porti nazionali, processo che è durato diversi anni, che ha compiuto un passo in avanti con la privatizzazione del porto di Eilat ( del 4 aprile 2011) e che ora prosegue con la costruzione dei due nuovi porti.
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- Il primo ministro ha precisato che è stato riscontrato un notevole interesse da parte degli operatori internazionali per le gare avviate oggi e - ha evidenziato - anche se ovviamente dobbiamo attendere il loro esito, ciò dimostra l'interesse per Israele, per la sua economia e per la sua stabilità. Netanyahu ha sottolineato che il processo di privatizzazione è irreversibile e - ha aggiunto rivolgendosi alle parti sociali e riferendosi agli scioperi che recentemente hanno ripetutamente bloccato le attività portuali - è finita la possibilità che duemila persone strangolino l'economia e paralizzino il paese. Una cosa dico nel modo più chiaro - ha concluso - «l'era dei monopoli nei porti israeliani è finita e non tornerà più».
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- «Porremo termine - ha concordato il ministro dei Trasporti, Israel Katz - alla situazione in cui i monopoli regionali e nazionali nei porti dominano l'economia israeliana. Tra l'altro ci sono costati molto cari e non consentono di sviluppare il settore del trasporto marittimo in Israele». «Oggi - ha aggiunto il ministro delle Finanze, Yair Lapid - diamo alla popolazione israeliana la riforma portuale di cui il paese era in attesa da 65 anni».
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