- Oggi a Palazzo Rosciano, sede dell'Autorità Portuale di Livorno, si è riunito il Comitato Passeggeri dell'European Sea Ports Organisation (ESPO), l'organismo tecnico che all'interno dell'associazione dà consigli in materia di eco-sostenibilità portuale, integrazione sociale e cultura dell'accoglienza. All'incontro, promosso dall'Associazione dei Porti Italiani (Assoporti), erano presenti anche i funzionari del porto di Cagliari e di quello livornese, entrambi membri del Comitato Passeggeri.
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- «La riunione di oggi - ha dichiarato il presidente dell'Autorità Portuale labronica, Giuliano Gallanti in apertura dei lavori - è la dimostrazione tangibile dell'importanza che il nostro scalo sta acquisendo a livello comunitario. Questa rinnovata attenzione da parte delle istituzioni europee ci spinge a proseguire lungo il percorso della valorizzazione degli asset del porto deputati all'accoglienza di crocieristi e passeggeri».
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- «Le possibilità di successo di un porto europeo - ha rilevato la finlandese Eeva Hietanen, presidente del Comitato Passeggeri di ESPO - sono legate in gran parte alla sua capacità di prestare attenzione a temi quali lo sviluppo ecosostenibile e la promozione finalizzata all'integrazione con la città. Livorno ha già dimostrato di essere all'avanguardia in questi due settori». Inoltre Eeva Hietanen ha evidenziato come nel corso degli anni sia considerevolmente aumentata tra gli scali europei la sensibilità verso progetti di recupero del waterfront e di miglioramento della qualità della vita: «I porti - ha sottolineato - non sono soltanto fatti di banchine e merci, ma possono mostrare a turisti e visitatori di avere un volto umano: per questo apprezziamo il lavoro che state facendo con il progetto Porto Aperto», manifestazione che vede il porto di Livorno aprirsi alla città.
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- Nel corso della riunione del Comitato Passeggeri di ESPO sono stati trattati numerosi temi, tra cui lo stato di avanzamento di due progetti: il Port-City Service Project, che si occupa di creare una interfaccia che aiuti il passeggero a rapportarsi con l'area portuale e cittadina, e Portopia, che mira a delineare una conoscenza integrata e un sistema di management altamente performativo attraverso il quale migliorare la sostenibilità e la competitività del sistema portuale europeo. Infine, con la seconda versione della Green Guide di ESPO, presentata per la prima volta ad ottobre dell'anno scorso, i membri del Comitato hanno definito politiche comuni sulla sostenibilità portuale. La guida prevede infatti misure tese a ridurre l'inquinamento acustico, a regolare lo smaltimento dei rifiuti e a migliorare la qualità dell'aria e dell'acqua.
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